Scende in pista Vittorio Sgarbi sul caso Durigon. In questi giorni di polemiche arroventate il critico d’arte ha sentito il dovere di scrivere di suo pugno un intervento sul Giornale in edicola oggi 14 agosto. “È incredibile la sistematica mistificazione non solo dei giornalisti e dei politici, ma degli storici che, interrogati sulla questione, mentono sul presente e mentono sul passato. Non è vero che il sottosegretario Claudio Durigon ha proposto di intitolare il parco di Latina, oggi dedicato a Falcone e Borsellino, ad Arnaldo Mussolini. È il contrario: Durigon ha semplicemente proposto il ripristino della originaria titolazione toponomastica del Parco al giornalista socialista Arnaldo, affermando: «Questa è la storia di Latina che qualcuno ha voluto anche cancellare con quel cambio di nome a quel nostro parco, che deve tornare a essere quel parco Mussolini che è sempre stato».
Enrico Ruggeri e il “concerto senza green pass”: bufera per un suo tweet. La replica è dura
«Al mio concerto senza green pass». Enrico Ruggeri, con un tweet, ha acceso il dibattito alla vigilia del suo concerto a Genova. «Una piccola grande vittoria: domani a Genova sarà possibile accedere al mio concerto anche senza green pass: gli addetti della Croce Bianca effettueranno tamponi gratuiti ai possessori del biglietto. (lo avevo proposto un anno fa). Spero di creare un precedente. A domani», twitta il cantante. Tra gli utenti, però, c’è chi fa notare che “tampone negativo = green pass”.
Enrico Ruggeri: concerto senza green pass
Ruggeri, a questo punto, replica affermando che «la vittoria è: vedo il concerto senza dover fare il vaccino e senza spendere soldi per il tampone», offerto gratuitamente come spiegato nel tweet iniziale. Paradossalmente, l’iniziativa del cantante viene osteggiata da due lati. «Tampone negativo = green pass… cosa hai inventato? Neanche a cantare ti si sopporta… genio», scrive una persona. Dall’altra sponda, c’è chi accusa Ruggeri di essersi piegato “alle regole demenziali”. Amareggiato Enrico Ruggeri. «Riuscire a beccarsi insulti da ambedue le fazioni solo per aver difeso diritti e cercato soluzioni», twitta alla fine il cantante. «Forse fanno bene quelli che tacciono e non prendono mai una posizione, se non per correre in soccorso dei vincitori».
Talebani a Kabul? Usa in fuga come in Vietnam? "Non accadrà mai"- Le ultime parole famose di Joe Biden
Non accadrà mai, “non c'è alcuna possibilità che si possa vedere la gente prelevata dal terrazzo sul tetto dell'ambasciata Usa in Afghanistan. Non c'è nulla di paragonabile al Vietnam”. Parola di Joe Biden, presidente degli Stati Uniti. Proprio mentre i talebani entrano a Kabul e gli americani vengono prelevati dall'ambasciata Usa da enormi elicotteri che li prendono sul tetto al politologo Ian Bremmer vengono in mente le parole pronunciate in conferenza stampa da Biden appena un mese fa, l'8 luglio. Sicurezze che si sono sgretolate come neve al sole e che purtroppo dimostrano come la leadership Usa sia in mani incerte e incappate in una delle peggiori disavventure di politica estera che si possano ricordare. Ecco la trascrizione della Caporetto di Biden
Domanda: E' inevitabile ora che l'Afghanistan torni in mano ai talebani?
Biden: No, non lo è. Perché c'è un esercito afghano di 300 mila soldati, tutti ottimamente equipaggiati alla pari con i migliori eserciti nel mondo, e ha pure una forza aerea. Davanti a looro ci sono 75 mila talebani. Non è affatto inevitabile che prendano il paese nelle loro mani...
Domanda: L'intelligence americana sostiene che presto il governo di Kabul collasserà...
Purga rossa contro Claudio Durigon, la verità sulle accuse al leghista
Non deve sorprendere la mobilitazione in atto per la cacciata di Durigon dal governo: basta una scivolata crassa sull’intitolazione di un giardino e i plotoni d’esecuzione della sinistra combattente non perdonano mai, forti di una Repubblica fondata – opportunamente, ovvio - sul paradigma antifascista ma che, dovendo concordare la Costituzione col Pci, non poté equipararlo a un paradigma altrettanto sacrosanto: quello anticomunista.
La storia, si sa, la scrivono i vincitori, e la nostra Costituzione è frutto di un compromesso che fu necessario per evitare che la guerra civile scatenata dai partigiani nel Triangolo rosso si espandesse minando gli equilibri democratici già fragili perché sotto il ricatto del maggior partito comunista d’Occidente. Per cui ancora oggi non ci dobbiamo meravigliarci se via Stalin, via Lenin, via Tito e via Togliatti sfuggono rigorosamente alla Cancel culture del politicamente corretto, se l’indignazione vale solo per la storia della destra, e se ai partiti che la rappresentano oggi viene quotidianamente chiesta una patente di democrazia che solo la sinistra è legittimata a concedere in nome, appunto, dell’antifascismo.
Boom di contagi sull’isola dopo la festa di Obama. A rischio quarantena anche Beyoncé e Bradley Cooper
Chiamatelo “effetto Obama”. La festa di compleanno organizzata sull’isola di Martha Vineyard è diventata un super focolaio Covid. Ne dà notizia il quotidiano britannico Daily Mail, che ha inviato dei giornalisti sull’isola dove una settimana fa l’ex presidente ha organizzato una mega festa di compleanno con circa 400 invitati.
I numeri sono impietosi. L’ultimo bollettino sull’isola dei vip americani, che pareva uscita dall’incubo Covid, riferisce di 74 nuovi casi in poche ore. Un numero che il quotidiano britannico inquadra come conseguenza della festa di compleanno di Obama senza alcuna norma di sicurezza. Niente mascherine, niente distanziamento sociale. Con circa 400 invitati arrivati da ogni parte degli Stati Uniti.
Tra le centinaia di persone che hanno partecipato alla festa per il sessantesimo compleanno dell’ex presidente nella villa di Obama a Martha’s Vineyard, c’era un gran numero di celebrità. La lista degli invitati includeva, tra gli altri, Beyoncé, Jay-Z, Tom Hanks, John Legend e Alicia Keys. Tutti, ora, rischiano di diventare a loro volta diffusori del contagio per l’America.
“Fonderanno il Lettamaio”: Feltri al vetriolo su Letta e Di Maio. Il tweet impietoso
Afghanistan, i talebani a Kabul. Via con gli elicotteri dalle ambasciate. La Farnesina agli italiani: "Rientrate"
L'avanzata dei talebani è inarrestabile. I mujaheddin hanno preso il controllo di altri capoluoghi di provincia (oltre 20 su un totale di 34) e sono entrati a Kabul dove hanno già preso il controllo dell'università nella parte occidentale della capitale, e hanno anche issato le loro bandiere in uno dei distretti. L'amministrazione del presidente Joe Biden è pronta alla caduta della capitale: i rappresentanti diplomatici stanno volando via dalle ambasciate con gli elicotteri e la Farnesina, dopo aver avviato le procedure, ha detto agli italiani di andarsene e rientrare il prima possibile.
Ieri il presidente Ashraf Ghani, sempre più indebolito dall'offensiva dei talebani, ha parlato alla nazione, riferendo che sono in corso consultazioni "dentro e fuori il governo, con leader politici e partner internazionali", per evitare instabilità e violenze. La priorità è mobilitare l'esercito, ha aggiunto promettendo poi che verrano evitati ulteriori spargimenti di sangue. Il presidente ha quindi ringraziato le forze afghane per il loro coraggio nel difendere il Paese e ha detto che non permetterà che vengano cancellati i progressi fatti negli ultimi 20 anni, da quando Washington ha rovesciato il governo degli estremisti.
Chiesa in fiamme tra gay, latino e Cina. Il retroscena su Papa Bergoglio e 007
Caro direttore, con gli incendi che stanno devastando mezza Italia, anche la Chiesa brucia. E le ultime fiammate dell’apostolato di Bergoglio sul piano diplomatico e persino su quello teologico fanno tremare Oltretevere: la prima riguarda le relazioni con la Cina, per la sua piattaforma social di incontri gay; la seconda, il Motu proprio del Santo Padre ‘Traditionis Custodes’, che limita la celebrazione della messa in latino.
Il rogo che sta infiammando la diplomazia della Santa Sede è partito agli albori degli anni 2000 con la crociata “basta con gli italiani” - nel caso di specie, si trattava peraltro di italiani del calibro dei cardinali Casaroli e Silvestrini - a cui la Pontificia Accademia Ecclesiastica, la scuola che prepara i sacerdoti al servizio diplomatico della Santa Sede, aggiunse l’anatema contro i diplomatici in sottana francesi, spagnoli e tedeschi.
Effetto Lamorgese: il dossier del Viminale che inguaia il ministro. Sbarchi aumentati dell’800%
Chiamatelo effetto Lamorgese. Da quando l’ex prefetto di Milano è titolare del Viminale, gli sbarchi di migranti sono aumentati dell’800 per cento. Dati ufficiali dello stesso Viminale.
Paradossi della comunicazione al tempo del web. Ricordate la solfa che Luciana Lamorgese, a differenza del suo predecessore non aveva profili Social e che quindi poteva dedicarsi di più al suo lavoro? Dopo due anni, i risultati sono quelli pubblicati ieri dal Ministero dell’Interno. I numeri nudi e crudi del ministero bocciano il suo ministro, in carica dall’autunno 2019. Ecco i dati. Guarda il dossier del Viminale.
Da Salvini a Lamorgese: a febbraio 2021 sbarchi aumentati di 55 volte
Nei primi sette mesi del 2019, Matteo Salvini al Viminale, i migranti sbarcati erano stati 3.867. Diventati 14.012 nello stesso periodo del 2020. Ma il fallimento assoluto è arrivato quest’anno. Alla data dello scorso 31 luglio i migranti arrivati sulle coste italiane sono stati 28.870. Per avere un’idea delle proporzioni, nel 2020 il totale degli sbarchi fu di 34.154, appena cinquemila in più, ma con cinque mesi ancora avanti a noi. E ancora, febbraio 2019: migranti sbarcati solo sessanta. Febbraio 2020: 1.211. Quest’anno addirittura: 3.994. In due anni un incremento di ben 55 volte.
Il figlio di Tom Hanks, un delirio contro il vaccino: «Non mi infilzerete con quel fottuto ago»
«Ci sono più prove che gli ufo siano reali di quanto quel vaccino sia salutare per te, solo per dire. Gli alieni sono là fuori, pronti a prendermi. Andiamocene da qui! O devo mostrarti i miei documenti per il vaccino?». Così in un video postato su Instagram Chet Hanks, il figlio di Tom Hanks dichiaratamente no-vax, affida il suo lungo sfogo contro i vaccini anti-Covid.
L’esplosione di rabbia del figlio di Tom Hanks
«Proprio come hai il diritto di essere arrabbiato con me perché ho detto che non farò il vaccino, ho il diritto di non prendere quella m…». È quanto ha aggiunto il figlio dell’attore di “Forrest Gump” e “The Terminal”. «Volevo farlo, ma il mio sistema immunitario ha detto che non ha bisogno di essere manomesso. Siamo reali. Il 99% di voi non userebbe uno shampoo che non è approvato dalla Fda. Ma sei disposto a ricevere qualche iniezione sperimentale del governo. Va bene».
Henry Makow. Quanto tempo vivranno i vaccinati.
Spesso mi viene posta la domanda: “Se ho preso il “vaccino”, quanto vivrò?
Ho rinviato questa domanda a un mio amico, il dottor Mylo Canderian, Ph.D. [nato Milos Iskanderianos, Corfù, Grecia, 1938], che ha sviluppato il brevetto per l’ossido di grafene per l’uso come arma biologica ematologica nel 2015.
In piena trasparenza, il dottor Canderian è quello che definirei un “globalista genocida”, che segue il Precetto Dieci delle Georgia Guidestones, di cui si discute molto raramente, affermando “Non essere un Cancro sulla Terra; Lascia spazio alla natura”.
Il dottor Canderian è un collaboratore medico dell’Organizzazione mondiale della sanità ed è anche molto favorevole a Klaus Schwab e al “Grande reset”, e all’inaugurazione di una valuta digitale mondiale che è un obiettivo secondario dell’OMS per il 2022.
Il Dr. Canderian è dell’opinione che il 95% della popolazione mondiale siano “Mangiatori Inutili” che necessitano di essere soppressi il più rapidamente possibile.
Come si cura l'asma bronchiale grave
Da alcuni anni sono disponibili gli anticorpi monoclonali, farmaci di ultima generazione con target d’azione molto selettivo in grado di ridurre l’infiammazione che si sono dimostrati molto utili nel ridurre le riacutizzazioni, ridurre il ricorso a terapia con corticosteroidi sistemici, migliorare la funzionalità respiratoria e la qualità di vita dei pazienti. A tal proposito, in un paziente con storia di asma grave ad insorgenza precoce, la dimostrazione di una allergia clinicamente rilevante ad allergeni perenni può rappresentare un’indicazione all’uso dell’omalizumab (farmaco capace di bloccare il rilascio di sostanza infiammatorie da parte dei mastociti e basofili). L’evidenza di asma eosinofila può dare indicazione all’uso del mepolizumab o del benralizumab (farmaci capaci di bloccare l’azione infiammatoria degli eosinofili).
Joe Biden, spunta il video del figlio Hunter nudo a letto con una prostituta: democratici in imbarazzo
Hunter Biden, figlio del presidente americano Joe Biden, fa ancora parlare di sé. Dal torbido passato emerge infatti l'ennesimo video che mette in imbarazzo i democratici. Si tratta di un filmato risalente al gennaio 2019 che lo stesso Hunter avrebbe registrato. In quei minuti - ripescati dal Daily Mail - si vede il ragazzo nudo a letto con una prostituta, alla quale racconta come l'estate prima, mentre era semi-incosciente a Las Vegas, tre spacciatori russi gli avevano rubato un altro computer.
Un fatto parecchio scomodo se si pensa che nell'aprile 2019 in un centro di assistenza in Delaware fu trovato un altro pc sempre di Hunter. Il computer fu sì consegnato all'Fbi ma prima Rudy Giuliani, allora avvocato del presidente Donald Trump, riuscì a ottenere una copia dell'hard disk e la consegnò al New York Post , tabloid di proprietà di Rupert Murdoch, che vi trovò email definite compromettenti sugli affari condotti da Hunter in Ucraina e in Cina usando il nome di papà.
Accuse e raccolte di firme, l'ultima pagliacciata contro Durigon
Contro Claudio Durigon va in scena una pagliacciata immonda. Addirittura le prime pagine dei giornaloni. E persino la solita petizione lanciata dal solito Fatto Quotidiano. Fango nel ventilatore. Io ho ascoltato quelle parole. Stanno su YouTube, e chiunque può sentirle. Su un palco a Latina. In un comizio di quelli che i partiti non fanno più: per ascoltare Matteo Salvini e la Lega quella sera nel capoluogo pontino non c’era bisogno di avere un green pass. Erano troppi da controllare...Lo scandalo del parco Arnaldo Mussolini è durato due secondi. Due.
Senza mai citare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (e quindi Salvini che stava lì da che doveva prendere le distanze? Quanti sanno, se non sono della città, a chi è intitolato quel parco?). Per chi non lo sapesse, Arnaldo Mussolini è salito in cielo nel 1931, 14 anni prima della fine della seconda guerra mondiale. Eppure, tutto questo scatena un vespaio. Polemiche sanguinose. Offese alla repubblica. Democrazia in pericolo. Diceva Alberto Sordi: «Ma te c’hanno mai mandato...».
Certo, l’esponente leghista poteva non fare riferimento a quel parco che per anni è stato intitolato proprio ad Arnaldo Mussolini. Ma qual è il reato commesso dal sottosegretario Claudio Durigon? Dove sta l’apologia di fascismo? Tutti quelli che ululano come bestie ferite non hanno usato tanta indignazione per altri casi vergognosi. Più contemporanei diciamo. Che davvero dovrebbero far vergognare i protagonisti, ma che continuano a stare comodamente nelle loro poltrone.
Eritema e malattie renali, Ema valuta i nuovi eventi avversi dei vaccini
L’agenzia europea del farmaco Ema valuta nuove segnalazioni di sicurezza per capire se si tratta di potenziali effetti collaterali collegabili alla vaccinazione anti-Covid. Oltre a quanto già comunicato al termine dell’ultima riunione del Comitato di farmacovigilanza Prac, un ulteriore aggiornamento pubblicato sul sito segnala che è in corso l’esame di nuovi dati.
Le segnalazioni riguardano eventi osservati dopo la vaccinazione ma non automaticamente e necessariamente correlati all’iniezione scudo. Per esempio, per il vaccino Comirnaty (Pfizer/BioNtech) si valutano segnalazioni relative all’eritema multiforme. Il Prac ha avviato un’analisi su questa forma di reazione di ipersensibilità (allergica) con caratteristiche lesioni cutanee rotonde per stabilire se si tratta di un effetto collaterale del vaccino. La valutazione segue un piccolo numero di casi segnalati dopo l’iniezione scudo al sistema EudraVigilance.
Altre segnalazioni vengono esaminate riguardo alla glomerulonefrite (infiammazione dei minuscoli filtri nei reni) e la sindrome nefrosica (malattia renale che porta a perdere troppe proteine nelle urine), per stabilire se possono essere effetti collaterali di Comirnaty. In questo momento, viene precisato, nessun ulteriore aggiornamento alle informazioni sul prodotto è attualmente consigliato. Dall’autorizzazione del vaccino Pfizer/BioNTech nell’Unione Europea (dicembre 2020), fino al 29 luglio 2021, oltre 330 milioni di dosi sono state somministrate nell’UE/See.
PROFONDO (GIALLO)ROSSO – LA ROMA È SOMMERSA DAI DEBITI: NEGLI ULTIMI 10 ANNI L’INDEBIDAMENTO FINANZIARIO È PASSATO DA 9 A 302 MILIONI – MA NON È COLPA DI FRIEDKIN, CHE HA EREDITATO LA PATATA BOLLENTE DA DIBENEDETTO (PRIMA) E PALLOTTA (DOPO) - NELL'ULTIMO
Un anno fa Dan Friedkin ereditava una gestione pesantissima: 300 milioni di debiti e le conseguenze, tutte da quantificare, della crisi pandemica. Oggi i conti della Roma continuano ad essere in allarme rosso, nonostante le massicce iniezioni del nuovo proprietario: 188 milioni nelle casse del club. La Roma si trova nella stessa situazione di tante altre squadre in giro per l'Italia e l'Europa, ma presenta una doppia specificità che la rende ancor più vulnerabile: il passivo pregresso, frutto delle spese massicce in "cartellini" e stipendi della prima era americana, e la stretta dipendenza dal calciomercato, che il crollo dei prezzi dei trasferimenti ha trasformato in un boomerang.
A leggere i conti giallorossi stupisce, in particolare, l'impennata dell'indebitamento finanziario netto. Dai 9 milioni al 30 giugno 2010 ai 302 del 30 giugno 2021. Una montagna di debiti accumulata, va detto, prima dell'avvento del texano. La cordata guidata da DiBenedetto prima e Pallotta poi s' insediò nel 2011 in virtù di un'intesa con UniCredit (la banca che aveva rilevato la proprietà dalla famiglia Sensi) che prevedeva anche un iniziale prestito dell'istituto-venditore da 50 milioni. Nel 2014 il debito ha sfondato quota 100 milioni per effetto degli investimenti sulla rosa.
Migranti e Covid, è allarme contagi: quanti hanno il virus. Ma non importa a nessuno
C’è un “bollettino” ulteriore che quantifica i dati Covid rispetto a quello fornito dal ministero della Salute. E ruota attorno a quanti contagiati arrivano con i flussi migratori. Andando a reperire la cronaca degli ultimi giorni, i numeri non sono rassicuranti.
La Nave Ocean Viking, che ha attraccato domenica al porto di Pozzallo, trasportava 549 migranti. Tra essi 30 sono risultati positivi. La Sea Watch 3, giunta invece a Trapani sabato, contava 257 stranieri. Tra essi, 13 contagiati. Qualche giorno prima, dall’hot spot di Lampedusa, da settimane iperaffollato per oltre tre volte rispetto al numero massimo di capienza, un centinaio di persone è stato trasferito su una nave quarantena. Tra di esse, una quarantina risultate positive.
Circa un paio di settimane fa, poi, è scoppiata la polemica sull’hotspot di Taranto, dove 26 ospiti sono risultati positivi al virus, e di conseguenza 2 agenti di polizia si sono contagiati e 10 sono stati messi in quarantena, suscitando molti interrogativi circa le condizioni su cui tutti gli operatori di prima accoglienza (Forze dell’Ordine ma non solo) si trovano ad agire. Il tema non riguarda, peraltro, soltanto la rotta mediterranea. Negli ultimi giorni si segnalano anche sparute positività tra i migranti arrivati in Friuli, seguendo come noto il tratto balcanico.
Migliaia di bambini "nascosti" dallo Stato: manca un registro dei minori affidati
Sono talmente invisibili che non si sa neanche, esattamente quanti siano. Il numero oscilla dai 12mila ai 44mila. Sono i minori affidati alle case famiglia. Nella maggior parte dei casi unica «ciambella» di salvataggio per salvarsi da situazioni di estremo degrado morale, di violenze e abusi che altrimenti rischierebbero di rovinare la vita a centinaia di bambini innocenti. Un terreno difficile, dove tuttavia anche un solo caso di minore strappato ingiustamente all’affetto dei propri cari è un fallimento di un’intera comunità, di quel sistema di diritti che uno Stato civile e democratico dovrebbe garantire. Vale insomma il principio giuridico del «meglio un colpevole libero che un innocente in galera».
Eppure di storie, o meglio di vite rovinate per mano dello Stato ce ne sono tante nel farraginoso sistema dell’affido in casa famiglia. Alcune fonti statistiche fotografano una realtà che vale dai 5 ai 12 miliardi di euro, con un «tariffario» che va dai 100 ai 400 euro a bambino, oltre l’indotto. Un argomento «scivoloso» che per comodità spesso si preferisce ignorare. I cartelli apparsi a Montecitorio la settimana scorsa tuttavia ne impongono la lettura. Giada, Laura, Chiara, nonna Sofia. Simbolo di centinaia di famiglie divise, spezzate, spesso senza che neanche gli involontari protagonisti ne capiscano davvero il motivo.
“È una bufala pazzesca”, Crisanti doccia fredda sul green pass nei ristoranti
Andrea Crisanti è tranchant sul green pass. Il virologo e direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova è ospite nella puntata di lunedì 9 agosto di “In Onda”. Il programma di approfondimento politico dell’access prime time di La 7, condotto da David Parenzo e Concita De Gregorio apre la trasmissione sul tema del momento: il dibattito sulla certificazione verde. La confusione dilaga sia tra i palazzi, in confusione sulle regole dei locali al chiuso, che tra i cittadini che ancora non hanno ricevuto la propria dose del farmaco anti-covid e nutrono delle incertezze sui vaccini. Il primo a mettere il dubbio sull’evidenza scientifica del green pass è Paolo Mieli, il giornalista esordisce così sulle contraddizioni e i problemi di attuazione della misura: “Sul treno, da settembre, devi mostrare il green pass e la carta d'identità. A parte i controlli 8 mila persone ma ci vogliono dei tempi lunghissimi, dobbiamo fidarci del green pass e non farla troppo pesante questa storia. Perché si capisce il green pass è stato chiesto per accelerare le vaccinazioni e farne fare di più. Non fiscalizziamoci primo perché ormai abbiamo capito che ancorché vaccinati possiamo prenderci il virus, un sia pure senza venire all'ospedale terapia intensiva ed eventualmente trasmetterlo. Poi perché sarà come l’App Immuni".
Pensi a fermare gli scafisti, Salvini striglia la Lamorgese
La Lega tiene vivo lo scontro sulla gestione dei migranti e torna ad attaccare il Viminale. Questa volta è lo Ius soli sportivo - caldeggiato da Giovanni Malagò dopo i successi della squadra olimpica a Tokyo 2020 - il casus belli con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, pronta ad accogliere l’appello del capo del Coni: «Quando vediamo questi ragazzi delle Olimpiadi che hanno onorato il nostro Paese viene da pensare che le parole di Malagò abbiano un senso. La politica dovrà fare i suoi riscontri e spero che si arrivi ad una sintesi. Questi ragazzi devono sentirsi parte integrante della società», scandisce intervistata dal direttore de La Stampa Massimo Giannini.
Parole che fanno saltare sulla sedia Matteo Salvini che va subito al contrattacco: «Invece di vaneggiare di Ius Soli, visto che con la legge vigente siamo il Paese europeo che negli ultimi anni ha concesso più cittadinanze in assoluto, il ministro dell’Interno dovrebbe controllare chi entra illegalmente in Italia. Ci sono decine di migliaia di sbarchi organizzati dagli scafisti, senza che il Viminale muova un dito».
Lamorgese fa solo danni, i controlli anti-Covid pesano solo sui ristoratori
Il sospetto è che Luciana Lamorgese sia stipendiata per fare danni. La mattina è Roberto Speranza, ministro della Salute, ad esultare per gli italiani che scaricano il green pass sui loro telefonini. Perché vogliono andare al ristorante senza correre rischi di sanzioni o restare fuori. E quindi più per costrizione che per scelta accettano lo strumento di certificazione. Ma al pomeriggio ci pensa la signora del Viminale a «rassicurare» che i controlli saranno praticamente inesistenti. I due ministri più pazzi del mondo sono impegnatissimi nella gara a non farci capire più nulla sulle prodezze che escogitano.
Con straordinaria superficialità, la ministra dell’Interno ci ha infatti informato che la polizia non può caricarsi il peso dei controlli nei bar o nei ristoranti sui possessori di green pass. «Le forze dell’ordine hanno da fare per la sicurezza», e ci mancherebbe. Anche se viene da aggiungere che se entrano decine di migliaia di clandestini nel nostro Paese diventa difficilmente credibile un ministro che parla di sicurezza. Salvo poi aggiungere che se ne occuperà «a campione» la polizia locale, che notoriamente ha numeri enormi di personale...Conclusione. Uno si dice che insomma le verifiche sui documenti tanto le dovrà fare il personale di bar e ristoranti. No, precisa sempre la Lamorgese, e mica possono farlo gestori o camerieri. Loro devono solo chiedere ai clienti se hanno il green pass; poi, se sia effettivamente loro o di un amico, campa cavallo a verificarlo. Insomma, ha detto, «andare al ristorante con il green pass è come andare al cinema e mostrare il biglietto». Anche se è di un altro?
Francia, ruandese ammazza un prete di 60 anni. Doppio-choc: il killer è lo stesso che appiccò il rogo alla cattedrale di Nantes
Tragedia in Francia: un prete - Olivier Maire, 60 anni - è stato ucciso questa mattina a Saint-Laurent-sur-Sévre, nella regione della Vandea. "Un drammatico assassinio. Tutto il mio sostegno ai cattolici del nostro Paese", ha twittato il ministro dell'Interno Gerald Darmanin. Il presunto killer si sarebbe già consegnato alle forze dell'ordine nelle scorse ore. Secondo quanto riporta Le Figaro, si tratterebbe del 40enne di origine ruandese che un anno fa ha appiccato il rogo alla cattedrale di Nantes. E che da allora era stato messo sotto controllo giudiziario.
Dopo aver ascoltato la confessione, i gendarmi francesi sono andati nel luogo indicato dall'uomo e hanno trovato il cadavere del sacerdote. Il killer viveva a Nantes da molti anni ed era il volontario cui era affidato il compito di assicurare che fosse tutto in ordine in chiesa. Aveva chiesto lo status di rifugiato, ma "aveva dei problemi psichici e aveva cercato di regolarizzare la sua situazione sulla base di questi problemi", aveva detto all'epoca il procuratore di Nantes. La domanda era stata respinta e dal 2019 aveva ricevuto l'ordine di espulsione, ordine che era stato sospeso dopo l'incendio perché sotto sorveglianza giudiziaria. "In Francia si può essere clandestino, incendiare la cattedrale gotica di Nantes, non essere mai espulso, ed essere recidivo con l'assassinio di un prete - ha twittato in polemica Marine Le Pen -. Quello che succede nel nostro Paese è di una gravità senza precedenti: è il fallimento completo dello Stato e di Darmanin".
Giorgia Meloni contro Draghi, quel sospetto sui vaccini: "Un obbligo mascherato fatto per non risarcire in caso di problemi"
Giorgia Meloni non risparmia nessuno. A ridosso dell'annuncio del nuovo decreto anti-Covid la leader di Fratelli d'Italia è un fiume in piena. Più di tutti è un dubbio che la assilla: "Non sarà che scelgono l’obbligo mascherato, invece che quello di legge, per non dover risarcire i cittadini in caso di problemi?". È questa la domanda che la Meloni si pone in una lunga intervista a La Stampa, dove non lesina critiche neppure a Mario Draghi. A suo dire il premier segue le indicazioni del ministro Roberto Speranza, i cui provvedimenti non sono basati su "evidenze scientifiche": "Non mi si dica che si deve cercare un compromesso tra i partiti della variopinta maggioranza di governo, perché Draghi se vuole può imporsi, e spesso lo fa. Assecondare Speranza con provvedimenti ridicoli e che non poggiano su evidenze scientifiche è una scelta del premier".
E ancora: "La famosa frase che ha detto Draghi in conferenza stampa - "chi entra in un locale con il Green Pass ha la garanzia di trovarsi tra non contagiosi" - è un'informazione scientificamente falsa. In base ai dati di oggi, a settembre avremo di nuovo un problema. Qualcuno mi dice cosa si sta facendo per mettere in sicurezza de scuole, i mezzi pubblici che sono il più grande cluster della pandemia? Non mettono il Green Pass sui mezzi pubblici perché non sono in grado di fare i controlli, in compenso pretendono che siano in grado di farlo baristi e ristoratori, che non sono pubblici ufficiali".
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La ricetta Speranza a base di «tachipirina e vigile attesa» è già stata messa in discussione da diversi studi scientifici. Adesso, però, sta per croll... -
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Dodici milioni di animali uccisi per i test scientifici: Parlamento Ue chiede fine della “mattanza”
Il Parlamento Ue chiede si fermare la “Mattanza” degli animali da laboratrio: nell’Unione europea, nel 2017, circa 12 milioni di animali sono stati al... -
Instagram è dannoso per la salute mentale delle ragazze. Zuckerberg lo sa e non fa nulla
Facebook sa che Instagram è un social pericoloso per la salute mentale delle ragazze adolescenti, ma non fa nulla per arginare il problema. E’ quanto... -
Carne bovina, due casi di mucca pazza. "Stop alle vendite", torna il terrore: ecco cosa evitare
Torna l'allarme mucca pazza. Certo, non alle porte dell'Italia, ma il caso fa subito paura. In Brasile - il più grande esportatore di carne bovina al... -
Facebook e la lista di vip intoccabili: Zuckerberg ha protetto dalla censura 6 milioni di profili “famosi”
«Gli standard della community di Facebook si applicano a tutti nella stessa maniera», è il mantra che Mark Zuckerberg ama ripetere a tutti. Ma è veram... -
Così muore in pochi secondi il Covid: l'immunologo Clerici ha scoperto l'arma letale che uccide il virus
Una spallata che può essere definitiva nella guerra con il Covid. Mario Clerici, docente di Patologia generale all’Università Statale di Milano e dire... -
Elon Musk da paladino “verde” a inquinatore seriale
Elon Musk proprietario di Tesla e del gruppo Space X ha cercato di rivoluzionare, oltre al mercato automobilistico anche lo stile di vita dei nuovi ri...
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Le 10 spiagge più belle della Liguria | Skyscanner Italia
Calette cristalline, spiagge attrezzate e baie tutte da fotografare: sono le spiagge della Liguria, per un viaggio tra borghi marinari, aree marine pr... -
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