VITALIZI: sai quanto ci costa mantenere a vita l'esercito dei parassiti della politica?
Vitalizi: tra imprenditori, giornalisti e vecchie glorie della politica. Ecco l’elenco. Pubblichiamo la lista completa degli ex deputati e senatori che percepiscono la pensione da ex onorevoli. Nomi noti come Massimo D’Alema e Walter Veltroni, con cifre intorno ai 5mila euro, e imprenditori come Cecchi Gori, Benetton e Versace. In tutto un esborso per lo stato di 236 milioni l’anno.
Sarà anche molto arrabbiato l’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema con il premier in carica Matteo Renzi. E deluso per la mancata designazione a commissario europeo. Ma certamente ha di che gioire guardando la cifra del suo vitalizio parlamentare: 5.674 euro al mese dopo sette legislature trascorse a Montecitorio.
Neanche Walter Veltroni, ex segretario del Partito Democratico ed ex vicepresidente del Consiglio, ha di che lamentarsi. Abbandonata (almeno per il momento) la politica e reduce dai fasti cinematografici con il film su Enrico Berlinguer, l’ex sindaco di Roma riscuote pure lui una pensione di tutto riguardo: ben 5.668 euro mese, naturalmente al netto.
VITALIZI: METTIAMO FINE AL PRIVILEGIO. Parte la raccolta firme per avere regole più giuste
Quello dei vitalizi è uno dei più grandi scandali della Repubblica. Per gli sfacciati privilegi che i parlamentari si sono dati, per lo spreco di risorse che hanno comportato e comporteranno, per il peso che continueranno ad avere sui bilanci di Camera e Senato, dunque sulle finanze pubbliche. C’è un esercito di oltre duemila ex deputati e senatori che gode di questi ingiustificati trattamenti. In base ai quali persino chi non ha mai messo piede in Parlamento o ha partecipato a pochissime sedute delle Camere riscuote assegni di circa 2.000 euro netti mensili. Magari sommandoli ad altri vitalizi delle Regioni o del Parlamento europeo, oppure a trattamenti pensionistici maturati per le attività lavorative svolte. Ora la proposta lanciata da Primo di Nicola, Antonio Pitoni e Giorgio Velardi nel libro “Orgoglio e vitalizio”, diventa una petizione del Fatto. Leggi i punti più importanti e firma.
Il Giglio magico e l’appalto più ricco d’Europa. ‘Nel pizzino delle tangenti le iniziali di papà Renzi’
Un piatto da 2,7 miliardi di euro nell’indagine che coinvolge anche il ministro Lotti e il generale Del Sette. Il documento trovato nella spazzatura dell’imprenditore su mandato dei pm di Napoli Woodcock, Carrano e Parascandolo. Lo scopo era trovare i fogli su cui, secondo l’accusa, Romeo scriveva (senza parlare per paura delle intercettazioni) davanti a Carlo Russo i destinatari delle somme ritenute possibili tangenti. Al centro, la maxifornitura di beni e servizi alla pubblica amministrazione, di cui l’imprenditore napoletano aveva vinto tre lotti del valore di 609 milioni. Tiziano Renzi è indagato per traffico di influenze illecite dalla Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta Consip. Secondo i pm romani Paolo Ielo e Mario Palazzi, che hanno ereditato l’indagine avviata dalla Procura di Napoli, il padre dell’ex premier e il suo amico Carlo Russo (indagato per lo stesso reato) avrebbero usato la loro influenza sull’amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni, per indurre Alfredo Romeo a promettere pagamenti nei loro confronti. Romeo ambiva all’appalto più grande d’Europa, Fm4, il facility management per i servizi a tutti gli uffici pubblici italiani. Poi è risultato primo in graduatoria per tre lotti pari a 609 milioni di euro su 2 miliardi e 700 milioni complessivi. Ora è in attesa dell’aggiudicazione.
Milano: i dati col trucco dell’assessora Cocco: azioni Microsoft per 3,8 milioni e non 38mila dollari. Sala: ‘Mero errore’
Una pubblicazione col trucco. O, come si è giustificato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, con un “mero errore”. Perché la dichiarazione pubblicata in mattinata dalla sua assessora alla Trasformazione digitale Roberta Cocco, dirigente in aspettativa di Microsoft, era sbagliata. Alla voce “azioni e quote di partecipazioni e società” per Microsoft Corp è stata indicata una quota di possesso dello 0,0000076%. In base a questo dato ilfattoquotidiano.it aveva calcolato un valore di mercato pari a quasi 38mila dollari tenendo conto della capitalizzazione in borsa di Microsoft. Ma l’assessora aveva messo dopo la virgola due zeri di troppo. Il valore delle azioni possedute è pertanto di quasi 3,8 milioni di dollari. Una somma che rende molto più inquietante il conflitto di interessi di colei che si trova a gestire appalti ai quali è interessata la stessa Microsoft. Intanto il documento è scomparso dal sito del Comune, in attesa di pubblicazione di quello corretto.
Statali: via libera a licenziamento lampo per furbetti del cartellino
Primo via libera del Consiglio dei ministri ai decreti Madia bis sul taglio delle partecipate e il licenziamento lampo per i furbetti del cartellino. Sono i provvedimenti correttivi dei testi originari, già in vigore, che il Governo ha deciso di varare dopo la sentenza della Consulta sulla riforma della Pubblica amministrazione. Pronuncia che ha imposto l'intesa con le Regioni. Secondo quanto si apprende, invece il sì al riordino della dirigenza medica delle Asl è stato rinviato, visto che Madia avrebbe chiesto la presenza anche di Lorenzin, firmataria del decreto,oggi assente.
Le Province si ribellano a Roma
Le Province si ribellano a Roma: non è l'inizio del paragrafo di un libro di Storia e nemmeno il titolo di un film "peplum" ma la situazione che si è delineata oggi, nella Capitale, durante la prima riunione dei presidenti delle Province nel post-referendum. Il senso dei molti accorati interventi si condensa in pochi punti: gli enti locali chiedono fondi, dignità e una profonda revisione della legge Delrio, perché i cittadini le riforme le hanno bocciate e le Province, come enti territoriali-amministrativi, devono rimanere.
Case: le nuove classi di rischio sismico saranno una tassa mascherata sul mattone
Entro fine mese il ministero dei Trasporti deve emanare il decreto sulla nuova classificazione sismica degli edifici. I proprietari dovranno pagare una perizia per far certificare la casa sia se vogliono ottenere il sisma bonus sia se la mettono in vendita. Non resta che sperare che sia almeno un passo avanti per la sicurezza in un Paese ad alta sismicità. Altro che polizze antisismiche obbligatorie per tutti. Prima ancora di assicurare gli immobili degli italiani, il governo si prepara a sfornare una sorta di “tassa mascherata” sul mattone attraverso la classificazione sismica degli edifici. L’esecutivo sta infatti per varare un nuovo indicatore, stile classe energetica, che darà un giudizio su quella che è la situazione strutturale dell’immobile. Si tratta di un passaggio fondamentale per far chiarezza sullo “stato di salute” del patrimonio immobiliare italiano. Fin qui nulla quaestio se non fosse che l’operazione non sarà a costo zero per i proprietari di immobili che attendono di leggere le linee guida in un decreto ad hoc entro il 28 febbraio.
Delrio, fuorionda rovinoso su Renzi: "Non capiscono un cazzo. E lui..."
Un clamoroso fuorionda agita ulteriormente le acque di un Pd nel caos. Siamo nella sede democratica a Roma, dove si tiene un forum sul trasporto pubblico. Al banco dei relatori, come si vede nella clip pubblicata da Repubblica, ci sono Graziano Delrio e il presidente della Commissione trasporti della Camera, Michele Meta. Poco prima dell'inizio del convegno, i due parlottano proprio della scissione del Pd, che pare sempre più vicina. "Barano o fanno sul serio?", chiede Meta. E Delrio: "Una parte ha già deciso". Poi, però, la pazzesca bordata contro Matteo Renzi e i suoi. Il ministro spiega che i renziani, con la scissione, pensano che "diminuiscono i posti da distribuire" ma "non capiscono un cazzo" perché la frattura "sarà come la rottura della diga in California, c'è una crepa, e l'acqua dopo non la governi più".
‘Corruzione? In carcere non va nessuno’. Affondo di Davigo (Anm): ‘Alzate le pene massime, dovevano farlo con le minime’
L'ex pm di Mani pulite: "Praticamente nessuna condanna è stata eseguita". Sul tema oggi sono intervenuti anche Cantone (Anac) e il procuratore capo di Roma Pignatone che individua anche una nuova relazione tra mafia e corruzione che la preferisce alla violenza perché "non appare inaccettabile agli occhi della nostra società". “In carcere per corruzione non ci va nessuno”. A poche ore dall’anniversario – 25 anni – dell’inizio della stagione di Mani pulite la riflessione di quello che fu uno dei protagonisti fa effetto. Anche perché Piercamillo Davigo, già pm del pool di Milano, già giudice in Cassazione, ora è il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati. “Si sono alzate pene massime ma si dovevano alzare quelle minime”
Indagato il padre di Renzi
Tiziano Renzi, padre dell'ex presidente del Consiglio Matteo, è iscritto sul registro degli indagati della Procura di Roma per il reato di traffico di influenze illecite nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione . Il procedimento, che vede già sotto inchiesta il comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette, il comandante della Toscana Emanuele Saltalamacchia e l'attuale ministro dello sport Luca Lotti per rivelazione del segreto e favoreggiamento (in quanto sarebbero andati a rivelare l'esistenza di indagini ai vertici Consip), punta a fare luce sui rapporti tra il padre dell'ex presidente del Consiglio e l'imprenditore Alfredo Romeo, indagato a Napoli per presunte tangenti date in cambio di appalti assegnati alle aziende della società. Tiziano Renzi ha ricevuto oggi un invito a comparire dalla Procura di Roma e sarà interrogato nei prossimi giorni.
Bersani ai renziani: "Fermatevi, prima del voto viene il Paese o non siamo più il PD"
L'ex segretario del Partito democratico in una lettera all'Huffington Post torna a proporre il percorso del congresso da giugno e voto nel 2018: "Viene messa una spada di Damocle sul nostro stesso governo". "Fermatevi". È questo l'appello che l'ex segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, lancia a Matteo Renzi e ai suoi sostenitori in una lettera pubblicata dall'Huffington Post. "Non date seguito alle infauste conclusioni dell'ultima direzione - chiede Bersani -. Prima il Paese, poi il partito, poi le esigenze di ciascuno. Questo criterio, per me e per tanti, e spero per tutti noi, è la base stessa della politica. Se noi non teniamo ferma questa sequenza, non siamo più il Pd", scrive, tentando di evitare una rottura sempre più vicina.
Scissione PD: la vera mucca nel corridoio sono le poltrone
Eccoci qua, davanti all'ennesima possibile scissione nel centro-sinistra. A memoria ne ricordo almeno 5, e pensare che la prima volta che ho votato è stato nel 1995. Non c'era più la Democrazia Cristiana e né il Partito Comunista Italiano. Da allora ne ho, e ne abbiamo, davvero viste parecchie. Ma questa scissione "minacciata" dalla minoranza del Partito Democratico, e capitanata dai candidati al congresso - Speranza, Emiliano e Rossi - e gestita da dietro le quinte da Bersani e D'Alema, è forse la più forte mai avvenuta a mia memoria politica.
Ecco il patto per la scissione nel PD: lunedì può arrivare l’addio a Renzi
Emiliano, Speranza e Rossi lanciano un nuovo movimento: «Renzi non ci ha ascoltati». E aprono a Pisapia e Vendola. La scissione di via Barberini è stata decisa al numero civico 36, nella sede romana della Regione Puglia. Al primo piano, dove c’è l’ufficio di Michele Emiliano. Non c’è ancora un nome, non c’è un logo: è ancora presto. C’è però un patto a tre tra Emiliano, Roberto Speranza ed Enrico Rossi per fondare un movimento dando vita ad una «costituente» a sinistra del Pd. Un movimento, non un partito, in cui non c’è né un leader né un candidato premier che il sistema proporzionale non richiede. È la «costituente di centrosinistra» di cui parla pure D’Alema. Aperta alla società, alle associazioni, a coloro che sono delusi da Renzi e che hanno votato 5 Stelle. «Una separazione consensuale dal Pd e non conflittuale». Dopo le elezioni non è escluso che si possano mettere insieme le forze parlamentari per formare un governo e fermare i populisti.
Milleproroghe: ok del Senato, dilaga la protesta dei tassisti. Che cosa c’è dietro il blocco
La sindaca di Torino Appendino: “Siamo con voi”. L’Aula di P alazzo Madama approva con 153 voti favorevoli il decreto legge Milleproroghe per il quale il governo ha chiesto la fiducia. Il testo ora passa all’esame della Camera. I voti contrari sono stati 99, nessun astenuto. Intanto monta la protesta dei tassisti in tutta Italia, in particolare a Roma, Milano e Torino contro il decreto, che, di fatto, sospende per un altro anno l’efficacia di una serie di norme che dovrebbero regolamentare il servizio degli Ncc e contrastare le pratiche abusive. Una sanatoria che, secondo la categoria, favorirebbe invece servizi alternativi, come Uber o il noleggio senza conducente.
Abruzzo, il governatore PD indagato per corruzione
Blitz in Regione: Luciano D'Alfonso sotto inchiesta per gli appalti nella ricostruzione dopo il sisma de L'Aquila nel 2009. Blitz dei carabinieri nella sede della Regione Abruzzo a L'Aquila: i militari hanno sequestrato diversi documenti sull'appalto per la ricostruzine di palazzo Centi, sede della presidenza prima di essere distrutto dal terremoto del 6 aprile 2009. Nell'inchiesta è indagato per corruzione, turbativa d'asta e abuso d'ufficio anche il governatore Luciano D'Alfonso, secondo cui i carabinieri non avrebbero sequestrato faldoni, ma notificato "atti di proroga di indagini penali che vanno avanti dal novembre 2015 con rinnovi semestrali". "Gli argomenti per i quali sono state individuate ipotesi di reato sono: il cantiere dei lavori di Palazzo Centi a L'Aquila;
Il PD post-scissione? Vale il 27%, i 'separatisti' tra 7 e 10%. Via alla guerra dei sondaggi
Sul tavolo di Renzi l'indagine che lo dà al 27% anche dopo l'eventuale addio di Bersani e D'Alema. Che invece per altri istituti di ricerca varrebbero più del 10%. Se la scissione non si riuscisse a evitare, il Pd renziano reggerebbe l'urto. Sul tavolo del segretario (quasi dimissionario) Matteo Renzi arriva infatti un sondaggio che dà il suo partito senza la sinistra al 27%. Mentre un'ipotetica lista da Bersani-D'Alema a Vendola arriverebbe al 7%. Sebbene ancora del tutto virtuale, si tratta comunque di una prima fotogafia di quanto potrebbe valere un Pd scisso a guida renziana. A scattarla l'istituto di ricerche Emg diretto da Fabrizio Masìa, il sondaggista di Enrico Mentana arruolato lo scorso autunno anche da Palazzo Chigi ("dopo aver vinto una regolare gara", tiene a specificare). Per la precisione, il sondaggio è stato condotto la scorsa settimana su un campione rappresentativo di italiani composto da oltre 2000 persone.
Milano è ancora senza bilancio e a pagare saranno i cittadini. Intanto Sala tace
La città meneghina si trova da mesi in regime di esercizio provvisorio perché il suo bilancio di previsione non è ancora pervenuto. E questo "lassismo" costerà caro ai milanesi, perché un regime contabile provvisorio limita notevolmente i margini di manovra dell'amministrazione locale e le conseguenze saranno tanto numerose quanto nefaste per Milano. Ma nessuno (o quasi) ne parla.
Milano è a rischio commissariamento. E i media tacciono. L'amministrazione meneghina avrebbe dovuto consegnare il bilancio di previsione entro il 15 novembre scorso, ma il documento non è mai pervenuto. Per questo, la capitale lombarda è sottoposta da mesi a un regime di esercizio provvisorio che durerà fino all'approvazione del bilancio. Un impasse che costerà caro ai cittadini milanesi perché durante l'esercizio provvisorio la normale attività dell'ente viene notevolmente ridotta. Il pratica, il Comune ha le mani legate e la sua gestione ottimale è compromessa.
Ligabue tra musica e politica: "Il reddito di cittadinanza del M5S è l'unica proposta di sinistra"
"L'unica proposta di sinistra estrema che ho sentito finora è il reddito di cittadinanza dei Cinque Stelle". Così Luciano Ligabue parla di politica in occasione della partenza del tour di "Made in Italy", il suo ultimo album. Ligabue, come riporta il Corriere della Sera, sebbene condivida la proposta dei pentastellati preferisce tuttavia smarcarsi da qualsiasi etichetta politica. Al cantautore emiliano viene pensarsi di sinistra anche se crede che oggi la parola "comunista" non abbia più senso.
L'urlo dei pompieri di tutta Italia: "Non siamo cittadini di serie B"
Sono arrivati da tutta Italia e continuano a riempire piazza Montecitorio. I vigili del fuoco, i campioni del mondo dimenticati e sottopagati, protestano per chiedere l'adeguamento stipendiale e l'aumento di uomini e mezzi. Chiedono "parità con gli altri corpi" di polizia per quanto riguarda il profilo pensionistico e retributivo "perché denunciano - non siamo cittadini di serie B". Quarantotto anni l'età media di un pompiere, 50 i morti in servizio dal 2000 ad oggi. "Vergogna, vergogna" gridano i duemila in piazza, armati di trombe e fischietti. L'inno nazionale intonato davanti al Parlamento è per i pompieri un grido d'aiuto per invocare tutele e garanzie che permettano loro di continuare a essere eroi in condizioni tali da permettere di fronteggiare turni massacranti e servizi ogni volta a rischio. Urlano a gran voce l'equiparazione agli altri corpi dello stato e non molleranno, giurano, fino a quando non vinceranno questa battaglia
Tassisti in rivolta contro rinvio di norme anti Uber. Auto ferme a Roma e Milano
Servizio fermo a Roma e davanti alla stazione di Milano. Garante degli scioperi chiede informazioni ai prefetti. Tassisti ancora sulle barricate contro un emendamento al decreto Milleproroghe che, è la loro accusa, favorisce servizi di mobilità alternativi come Uber. La norma, approvata mercoledì in commissione Affari costituzionali, rimanda infatti al 31 dicembre il termine entro cui il ministero dei Trasporti deve emanare il provvedimento finalizzato a impedire l’esercizio abusivo del servizio taxi e di noleggio con conducente. La proposta di modifica, a prima firma della senatrice Linda Lanzillotta (Pd), sospende quindi l’efficacia dell’articolo della legge quadro sul Trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea che affronta questo aspetto. Rinviato anche il “divieto di sosta in posteggio di stazionamento su suolo pubblico nei comuni ove sia esercito il servizio di taxi”. In detti comuni i veicoli adibiti a servizio di noleggio con conducente possono sostare, a disposizione dell’utenza, esclusivamente all’interno della rimessa”.