Inchiesta Consip: nelle carte spuntano 60 mila euro dati alla fondazione di Renzi
Padre e figlio finiscono nelle carte della stessa inchiesta. Uno come indagato, l’altro come «richiedente» di un finanziamento per la propria fondazione Open. Almeno in base alle dichiarazioni fornite da altri protagonisti delle indagini sulla Consip. Tiziano Renzi è perseguito dalla procura di Roma per traffico di influenze illecite: avrebbe fatto da mediatore per ottenere aiuti in favore dell’imprenditore Alfredo Romeo arrestato ieri. Respinge ogni accusa, ma intanto le indagini vanno avanti.
Consip, i pm: Tiziano Renzi si faceva promettere soldi per la mediazione I sospetti dei renziani: è accerchiamento
Per avere un trattamento di favore dalla Centrale d’acquisto per i beni e servizi della pubblica amministrazione, Romeo avrebbe sfruttato «relazioni esistenti tra Tiziano Renzi e Luigi Marroni, amministratore delegato di Consip». Il «gravissimo quadro di possibile infiltrazione criminale» nella gara d’appalto «con il più rilevante importo mai indetta in Europa», pari a circa 2 miliardi e settecento milioni di euro, era arrivato al «massimo livello politico».
"Così assegnano alle coop gli appalti per ritorni politici"
Bocchino spiegava a Romeo i vantaggi del sistema Consip. Il ruolo del dirigente Gasparri. Ombre su De Luca e Caldoro. utto per gli appalti. Dall'ordinanza d'arresto di Alfredo Romeo per lo stralcio romano dell'indagine sulla Consip, emerge un quadro inquietante. Il presunto intreccio tra la fame di business dell'imprenditore partenopeo e la centrale acquisti della Pubblica amministrazione getta ombre oscure anche sulla Consip e sui suoi scopi. Che il «facilitatore» Italo Bocchino (indagato per traffico di influenze e ieri perquisito) riassume, intercettato con il suo datore di lavoro Romeo, ritagliando uno spazio speciale per le coop.
Tesseramento PD scoppia il caso PUGLIA. I renziani: la federazione di Lecce è nelle mani di D'Alema
Può finire a “carte bollate”, aveva minacciato Michele Emiliano ai tempi in cui chiedeva il Congresso del Pd. Ora il Congresso c’è, ma si preparano anche le carte bollate. Con un surplus di veleno. Perché stavolta la guerra sul tesseramento 2016 cade nella cornice dell'inchiesta Consip e corre sul confine labile della scissione, chi sta dentro e chi sta fuori dal Pd, chi se n’è andato con gli scissionisti e voterà Orlando, chi resta per votare Emiliano, i renziani che sono sempre più in trincea a difendere il fortino. E così dopo il caso Napoli, infuria il caso Puglia, terra del governatore e candidato Emiliano.
Paolo Gentiloni costa più di Matteo Renzi: le spese di Palazzo Chigi salite di 21,5 milioni di euro
E zitto zitto Paolo Gentiloni ha messo bei muscoloni da premier. Quello che mai ti saresti atteso, è lì documentato dal bilancio di previsione 2017: il nuovo presidente del Consiglio costa più di Matteo Renzi. A Palazzo Chigi quest' anno si spendono circa 21,5 milioni di euro in più del 2016, e la lievitazione inattesa è tutta nelle spese correnti, che tornano a superare il miliardo di euro con un incremento di 36,3 milioni.
Titolò "Bastardi Islamici": ora Belpietro va a giudizio
A Parigi il commando islamista dell'Isis fece 130 morti. Belpietro titolò: "bastardi islamici". Ora il gup di Milano lo manda a giudizio. "Bastardi islamici". Con questo titolo Maurizio Belpietro aveva deciso di aprire Libero il giorno dopo la strage al Teatro Bataclan di Parigi. Ne era scoppiata una bagarre. Ed erano fioccate le querele. Oggi l'ex direttore di Libero, ora al timone de La Verità, è stato rinviato a giudizio dal gup di Milano. Il reato, come spiega il Fatto Quotidiano che ne dà notizia, è di "istigazione all'odio razziale" e la prima udienza del processo si terrà il 13 marzo davanti ai giudici milanesi.
Il caso tessere gonfiate scatena la guerra nel PD
Orlando attacca la gestione del partito: "È la prova che non c'è stata la rottamazione". Orfini: "I controlli funzionano". Il caso delle tessere gonfiate agita e non poco le acque del Pd. Un video pubblicato da Repubblica smaschera una presunta compravendita di tessere dem. "Dovete portare tessera e codice fiscale, i 10 euro ve li danno loro", spiega una donna all'esterno della sede di un'associazione a chi chiede come ci si deve muovere per tesserarsi al Pd. Un'amica aggiunge: "I 10 euro ve li darà Michel all'interno, se la vede lui". Il "Michel" citato nel video sarebbe Michel Di Prisco, volto noto del Pd napoletano. Fin qui i fatti. Ma quanto mostrato dalla clip ha acceso e non poco lo scontro dentro il Pd anche in vista del Congresso.
Eutanasia Dj Fabo: Cappato indagato dopo l'autodenuncia. I pm di Milano: "Il suo è stato un aiuto al suicidio"
Marco Cappato è indagato dalla Procura di Milano con l'accusa di 'aiuto al suicidio' per la morte in Svizzera di Dj Fabo, il 40enne milanese cieco e tetraplegico che ha chiesto all'esponente radicale di accompagnarlo nella clinica svizzera dove ha scelto di morire.
Le consulenze folli della Sicilia: "Sono dodici volte gli stipendi"
La Corte dei conti denuncia le irregolarità nelle partecipate. Aperte 51 istruttorie sulla sanità. Irregolarità gestionali. Violazioni dei divieti di assunzione. Consulenze facili. Obblighi di trasparenza aggirati. Un «fenomeno grave» e una «piaga per la finanza regionale» che nemmeno scandali e cicliche ondate di indignazione riescono a curare. Il buco nero delle partecipate siciliane continua a inghiottire risorse. E nel carrozzone che si alimenta con soldi pubblici ma è sempre a secco, spesso il fine del bene comune sbiadisce negli intrecci tra affari e poltrone. Il quadro dipinto dalla procura della Corte dei Conti all'inaugurazione dell'anno giudiziario offre una bocciatura senza appello alla rete di società controllate della Regione Sicilia. Ma anche alla classe politica, ai gruppi del parlamentino a cui «manca il senso del non sono soldi miei, manca il senso dello Stato», e pure alla sanità, tra errori professionali e finanziari. L'appalto dell'ospedale di Agrigento, per esempio, è costato 12 milioni di danni.
Cos’è il lavoro di cittadinanza, “l’alternativa renziana” al reddito di cittadinanza del M5s
Matteo Renzi ha parlato per la prima volta di "lavoro di cittadinanza", la proposta del PD che dovrebbe essere alternativa al reddito di cittadinanza del MoVimento 5 Stelle. La questione in realtà è ben più complessa e andrebbe affrontata con rigore: come sosteniamo il reddito delle famiglie in difficoltà?
“Garantire uno stipendio a tutti non risponde all'articolo 1 della nostra Costituzione che parla di lavoro non di stipendio. Il lavoro non è solo stipendio, ma anche dignità. II reddito di cittadinanza nega il primo articolo della nostra Costituzione, serve un lavoro di cittadinanza
Il Parlamento Europeo ha approvato il CETA. Cosa c'è dietro?
Il Parlamento Europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, ha approvato il CETA, un grosso accordo commerciale tra Canada e Unione Europea: è lo stesso che nell’ottobre del 2016 era stato temporaneamente bloccato dal parlamento della Vallonia, una delle tre regioni in cui è diviso il Belgio. Il CETA dovrà essere ratificato dal parlamento di ciascuno stato membro, ma nelle sue parti fondamentali entrerà in vigore già da aprile.
Nel napoletano scoppia il caso dei 10 euro per la tessera del Pd
10 euro e la tessera del Pd è comprata. Succede a Miano, quartiere popolare dell'area nord di Napoli, dove nell'ultimo giorno utile per il tesseramento al Partito Democratico si vedono scene come quella raccontata in questo video. Scrive Repubblica:"Solo la carta d'identità, i dieci euro ve li danno loro". Una signora bruna, robusta, dà le indicazioni per l'iscrizione e il rinnovo della tessera del Partito democratico a Miano, periferia nord della città. Quartiere popolare ad alta densità di camorra. Piazza Regina Elena, ultime ore per strappare l'adesione al Pd in vista del congresso nazionale e dalle 17 più di un centinaio di persone fanno la spola all'esterno della sede di un'associazione.
Consip: arrestato Romeo. L'imprenditore accusato di corruzione. Nell'inchiesta sono indagati anche il ministro Lotti e il padre di Renzi
Alfredo Romeo è stato arrestato questa mattina. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip del tribunale di Roma su richiesta della procura capitolina in relazione nell'ambito Consip. L'imprenditore campano è finito sotto accusa per un episodio di corruzione. Renzi confessa e chiarisci tutta questa storia - tuonano già i grillini - e intanto restituisci i soldi con cui Romeo ti ha finanziato".
Corte d'appello di Trento: «Via libera a maternità surrogata a due papà»
«La Corte d'Appello di Trento, con una sentenza storica, scrive una nuova pagina della giurisprudenza sui diritti dei figli di coppie dello stesso sesso. Per la prima volta in Italia viene riconosciuto il legame non biologico tra un padre gay e i suoi figli non attraverso un'adozione ma riconoscendo il certificato di nascita di un altro Stato attestante la doppia paternità di un bambino nato attraverso la gestazione per altri. La sentenza, pubblicata dal sito www.articolo29.it , si muove nel solco dei principi segnati dalla Corte di Cassazione: assenza di problematiche legate all'ordine pubblico, supremo interesse del minore, indifferenza delle tecniche di procreazione medicalmente assistita utilizzate, in questo caso la gestazione per altri».
Arrestato a Napoli l'imprenditore Alfredo Romeo: è accusato di corruzione. Nella stessa inchiesta indagati il ministro Lotti e il padre di Renzi
L'ultimo sviluppo dell'inchiesta sugli appalti della Spa del ministero dell'Economia, che vede indagati anche il ministro Luca Lotti, il generale dei carabinieri Tullio Del Sette, il comandante dell'Arma Emanuele Saltalamacchia e Tiziano Renzi, padre dell'ex premier. L'imprenditore campano Alfredo Romeo è stato arrestato questa mattina dai carabinieri e dalla guardia di Finanza in relazione ad un episodio di corruzione nell' ambito dell' inchiesta Consip. In questo momento è a Napoli e lo stanno portando al carcere romano di Regina Coeli.
Biotestamento: la politica usa l’alibi della Chiesa. Ma tra i cattolici gli integralisti sono una minoranza
“In seno alla teologia anche ufficiale sono maturate in questi anni posizioni chiaramente contrarie all’accanimento terapeutico. Quindi è inutile e indecente che parlamentari opposti alla legge si nascondano dietro a una “Chiesa” indistintamente evocata. E poi è finita l’era wojtyliana-ratzingeriana-ruiniana in cui il Vaticano e la Cei intervenivano direttamente nel processo legislativo italiano. Il Vaticano di Francesco non intrattiene più legami sistematici con i partiti politici italiani per bloccare o orientare una legge. Fabo è partito, lanciando una parola che brucia. “Vergogna” a quel Parlamento che si dimostra incapace di legiferare sul fine vita. Vergogna a deputati e senatori che non si assumono le loro responsabilità.
Bonus-beffa: in due milioni devono restituire gli 80 euro
Il reddito medio degli italiani è di poco più di 20mila euro l'anno. Brutta sorpresa per molti di chi aveva avuto il bonus. Nel 2015 sono stati circa 40,8 milioni i contribuenti che hanno dichiarato l'Irpef (l'imposta sul reddito), in lieve aumento dello 0,1 per cento rispetto al 2014. A riferirlo è il ministero dell'economia e delle finanze. Il reddito complessivo totale dichiarato ammonta a circa 833 miliardi di euro, per un valore medio di 20.690 euro.
Tra gli 11,9 milioni di soggetti che avevano ottenuto il bonus da 80 euro dal datore di lavoro, circa 966.000 hanno dovuto restituirlo integralmente, mentre 765.000 soggetti hanno dovuto restituirne solo una parte.
"L'ho aggredita per stuprarla". Il gip lo scarcera dopo 48 ore. L'aggressore ammette, il giudice non ci crede
Il gip ha deciso di scarcerare, con obbligo di dimora, l'indiano che nella notte del 24 ha aggredito e tentato di stuprare una ragazza a Firenze. Per il giudice "non tentò lo stupro". In carcere per 48 ore e poi liberato con obbligo di dimora a Fiumicino. È quanto deciso dal gip Francesco Bagnai per Harwinder Singh, il cittadino indiano di 29 anni che nella notte fra il 21 e il 22 febbraio, a Firenze, ha selvaggiamente aggredito una ragazza di 23 anni che stava tornando a casa dal pub in cui lavora e poi l'ha quasi strangolata con il laccio del suo cappuccio. E' stato proprio l'aggressore, fermato poco dopo da una pattuglia della Guardia di Finanza, ad ammettere: "Ho aggredito la ragazza perché me la volevo scopare".
Palazzo Chigi: 2mila euro per i nuovi biglietti da visita di Maria Elena Boschi. Più Iva.
Lo strumento nell’era digitale sembrava caduto in disuso. Ma se nella società civile sempre meno si utilizzano i biglietti da visita classici, trasmettendo quelli creati ad hoc dai telefonini, per ministri e sottosegretari il biglietto di presentazione è ancora uno status symbol. Tanto è che che la presidenza del Consiglio ne ha subito ordinati di nuovi per due membri dell’esecutivo che hanno cambiato i ruoli che avevano con Matteo Renzi. Il capo dipartimento di palazzo Chigi, Renato Catalano, ha ordinato i nuovi biglietti da visita per Maria Elena Boschi, che non è più ministro, ma sottosegretario, e per Luca Lotti, che invece ha fatto il percorso inverso. Il governo li ha ordinati a trattativa diretta alla Tmb stampa srl, che fornirà anche la relativa carta stampata. Prezzo? Duemila euro più Iva.
CASTA ITALIA: Soldi e pensioni, ecco i Vampiri
Benvenuti alla fiera dei Vampiri. Quelli che drenano dalle casse pubbliche privilegi pensionistici ormai insostenibili per la collettività, ma difesi a oltranza da chi li percepisce, pronti a carte bollate pur di non farsi sfilare assegni mensili che arrivano anche a 60-70 mila euro. Li ha scovati Mario Giordano che li ha elencati nella sua ultima opera "Vampiri, Nuova inchiesta sulle pensioni d’oro". Un quadro poco edificante ai giovani italiani che una pensione, probabilmente, non l’avranno nemmeno. Ecco una rassegna degli esempi più eclatanti: dai politici che intascano vitalizi d'oro per qualche anno passato nelle istituzioni, a ricchi imprenditori che l'assegno non lo mollano. E poi banchieri, manager di tlc e politici (anche di sinistra)...