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Ue-Canada, approvato il trattato economico che unisce e divide. Ecco perché
Cosa prevede l'accordo Ue-Canada, il CETA: accesso agli appalti, tutele per i prodotti tipici, un nuovo sistema per regolare le dispute tra Stati e aziende. Chi sono i favorevoli e i contrari.
Favorevoli: Il Governo italiano è tra i più determinati nel sostenere l'intesa. Federalimentare prevede «importanti vantaggi al settore agroalimentare italiano», le associazioni confindustriali europee sono compattamente a favore. Gli economisti della Fondazione Einaudi e della Adam Smith Society hanno creato un Comitato per il Libero Commercio, davanti alla crisi di Ceta e Ttip.
Contrari: La Confederazione europea dei sindacati (cui aderiscono Cgil, Cisl e Uil e che è guidata dall'italiano Luca Visentini) ritiene insufficienti i passi avanti sugli arbitrati Stati-aziende. La Coldiretti è preoccupata, in particolare, per le diversità di regole sui pesticidi. L'associazione ambientalista Legambiente definisce il Ceta «un accordo tossico per i diritti e per il pianeta».
Il debito è un macigno enorme: in un anno salito di 45 miliardi di euro
Le entrate tributarie salgono ancora. Ma non bastano a tappare il debito monstre. Che con la gestione di Renzi è esploso ancora. Quelli del debito pubblico italiano sono numeri che fanno spavento. Il 2016 è stato chiuso a quota 2.217,7 miliardi di euro. Con la gestione di Matteo Renzi il buco dello Stato italiano è aumentato di altri 45 miliardi rispetto ai 2.172,7 miliardi del 2015 e vale il 132,3% del prodotto interno lordo. Una crescita monstre nonostante siano entrati nelle casse dell'erario 438,577 miliardi di euro, ben 5,147 miliardi in più rispetto ai 433,430 miliardi incassati nel 2015.
Terremoto, rapporto Italia all'Ue: "I danni superano i 23 miliardi"
Trasmessa a Bruxelles la nuova relazione della Protezione Civile sulle centinaia di scosse che dal 24 agosto 2016 hanno devastato l'Abruzzo, il Lazio, le Marche e l'Umbria aggiornata all'ultima violenta scossa del 18 gennaio scorso. E' un dossier aggiuntivo rispetto a una prima stima dei danni per 7 miliardi e 56 milioni di euro fino al 25 ottobre 2016. Il documento al Fondo di Solidarietà della Ue (FSUE) che sostiene gli Stati membri colpiti da catastrofi naturali. Nel complesso per l'intera sequenza sismica, dal 24 agosto scorso ad oggi, i danni ammontano a 23 miliardi e 530 milioni di euro, di cui 12,9 miliardi si riferiscono ai danni relativi agli edifici privati e 1,1 miliardi di euro agli edifici pubblici.
Partito democratico, Matteo Renzi dà il simbolo del Pd a Francesco Bonifazi in vista della scissione. Ecco la modifica dello statuto
In cavillo, veritas. Ecco le vere intenzioni di Matteo Renzi in vista di domenica. Dare il simbolo del Pd al tesoriere Francesco Bonifazi, il fedelissimo per eccellenza. Suona un modo per metterlo in sicurezza, mettendo già nel conto la scissione: “Altro che trattativa per evitarla” è stato il commento di parecchi parlamentari. Le intenzioni sono svelate nella proposta di modifica dello statuto, allegata alla convocazione per l’assemblea nazionale di domenica, arrivata in mail agli aventi diritto. Si legge:
Fake news, presentato ddl al Senato: “Multe fino a 5mila euro”
Il testo è rivolto a blog e forum, non a testate giornalistiche registrate. Oltre all'ammenda, può essere prevista una pena di 12 mesi. Condanne penali e civili per chi diffonde notizie “esagerate o tendenziose che riguardino dati o fatti manifestamente infondati o falsi”. E’ un passaggio del disegno di legge “Disposizioni per prevenire la manipolazione dell’informazione online, garantire la trasparenza sul web e incentivare l’alfabetizzazione mediatica” presentato oggi al Senato contro i blog e i forum che riportano fake news. Per chi le diffonde, si legge nel testo, si può arrivare a un’ammenda fino a 5mila euro. E se recano “pubblico allarme o nucumento agli interessi pubblici” la pena, oltre alla ammenda, è la reclusione non inferiore a 12 mesi. L’articolo 3 del disegno di legge prevede misure per contrastare l’anonimato, mentre l’articolo 4 norma la rettifica.
CETA: il Parlamento europeo approva l’accordo con il Canada: ecco cosa prevede
Fuori, le proteste degli attivisti. Dentro la votazione finale degli eurodeputati che nei fatti dà il via libera all’entrata in vigore (seppur in forma provvisoria) del Ceta, il “Comprehnsive Economic and Trade Agreement” che stabilisce le regole per l’accordo di libero scambio tra l’Ue e il Canada. Il Parlamento di Strasburgo ha acceso la luce verde del suo semaforo con 408 voti a favore (Popolari, Liberali, Conservatori e Socialisti-Democratici) e 254 contrari (Verdi, Sinistra, l’Enf di Lega e Le Pen, l’Efdd di Farage e M5S, ma anche alcuni socialisti: oltre ai francesi, tra gli eurodeputati del Pd ha votato contro Daniel Viotti). Ora è atteso un voto analogo nel parlamento canadese per l’entrata in vigore. (segue Video)
Corte dei Conti: l'allarme: "Patrimonio dell'INPS per la prima volta in rosso"
La relazione dei magistrati contabili sull'ente della previdenza. Nel 2015 le spese per prestazioni (307 miliardi) hanno superato nettamente le entrate contributive (215 miliardi). Sulla riforma della governance di Boeri: "Disegno comune di razionalizzazione". Inps, il patrimonio diventa rosso per la prima volta: gli accantonamenti legati alla svalutazione dei crediti contributivi che non verranno mai incassati affossano la cassa previdenziale italiana. E' la Corte dei Conti a fotografare il deterioramento della solidità finanziaria dell'Inps: nella relazione sul bilancio 2015 dell'Istituto della previdenza, i magistrati contabili scrivono che "sul versante economico patrimoniale si assiste a una situazione in peggioramento rispetto al precedente esercizio. Lo scostamento tra i saldi finanziari e quelli economici è dovuto principalmente all'andamento dei residui attivi". La Corte sottolinea che l'esercizio 2015 si è chiuso con un risultato economico negativo per 16,3 miliardi, "condizionato da un accantonamento al fondo rischi crediti contributivi per 13,09 miliardi. In conseguenza di ciò, il patrimonio netto si attesta su 5,87 miliardi, con un decremento sul 2014 di 12,54 miliardi". Ma a questo punto i magistrati contabili anticipano un effetto a valere sul 2016 notando che "per effetto di un peggioramento dei risultati previsionali assestati del 2016 (con un risultato economico negativo che si attesta su 7,65 miliardi) il patrimonio netto passi, per la prima volta dall'istituzione dell'ente, in territorio negativo per 1,73 miliardi".
Scissione PD, Bersani fa i conti: quanti voti prende il partito degli anti-Renzi
«A quanto è la scissione? Cinquanta a cinquanta», confida Pier Luigi Bersani a un amico. Davide Zoggia, pasdaràn della minoranza, le dà persino più chance: «Settanta a trenta». Anche per una ragione terra-terra, ma che ha la sua forza persuasiva: se, come probabile, si voterà con l’Italicum modificato dalla Consulta, cioè di fatto un proporzionale, con il 5% riesci a eleggere una ventina di deputati. «Con il 10% arrivi a 50», calcola un deputato. Probabilmente più di quelli che Matteo Renzi garantirebbe all’attuale minoranza. Certo, non è solo un problema di seggi. Secondo Gianni Cuperlo, impegnato a evitare la rottura, c’è una «disistima reciproca» tra quelli che ormai sono due partiti nel partito. «Non sopportano Renzi, lo hanno sempre considerato un usurpatore», scuote la testa David Ermini.
Il diktat dell'Ocse al governo: "Aumenti le tasse sulla casa"
I conti sono in rosso. Pesano l'immigrazione e la crisi delle banche. Ma l'Ocse vuole che a pagare siano gli italiani. Ancora tasse. La ricetta per il governo italiano è sempre la stessa, sia che venga dall'Unione europea sia che a proporla sia l'Ocse. A preoccupare sono il rapporto tra deficit e pil che, secondo l'Economic survey dell'Ocse sull'Italia, si attesterà al 2,3% quest'anno per poi scendere al 2,2% il prossimo, e il rapporto tra debito e pil che, invece, stato stimato al 132,7% nel 2017 e in calo al 132,1% nel 2018. A minacciare maggiormente i conti, però, sono le criticità del sistema bancario e i continui sbarchi di immigrati. Una cattiva gestione che ora l'istituto di Parigi vorrebbe coprire facendoci aumentare le imposte sulla casa.
Roma: Raggi: “Sarà sostituito da chi parla meno. Lo stadio? Non c’è colata di cemento”
La sindaca parla all'indomani delle dimissioni dell'assessore all'Urbanistica. E commenta anche l'intervista alla Stampa di Paola Muraro, ex titolare dell'Ambiente, secondo cui nella Capitale "c'è all’opera un gruppo trasversale di affaristi". Non ci sarà nessuna colata di cemento per il nuovo stadio della Roma e “non c’é alcun accordo”, perché “stiamo lavorando per capire se sia possibile trovare una via di mezzo”. Il successore di Paolo Berdini? “Stiamo lavorando per trovare un sostituto, soprattutto una persona che parli di meno e lavori di più. Abbiamo moltissimi dossier aperti, quello sullo Stadio è uno dei tanti, i piani di zona, i toponimi, le affrancazioni, tutte cose sulle quali bisogna lavorare in maniera costante e quotidiana“. Virginia Raggi, all’indomani delle dimissioni irrevocabili dell’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini, risponde alle domande dei giornalisti all’arrivo in Campidoglio. E commenta anche l’intervista alla Stampa dell’ex assessore all’ambiente della sua giunta Paola Muraro, costretta a lasciare la giunta M5s di Roma dopo aver ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito di un’inchiesta sui rifiuti. Muraro spiega al quotidiano che il futuro della Raggi “dipende dai poteri forti, dentro e fuori il M5S“. E che a Roma “c’è all’opera un gruppo trasversale di affaristi, l’ho capito dall’interno”. “Adesso capiremo quali sono eventualmente questi gruppi di potere – ha detto la Raggi -. Poi domani se c’è qualcos’altro me lo farete sapere”.
PD: Renzi attacca: “Hanno paura del congresso”. La minoranza Speranza-Emiliano-Rossi: “Ormai è il partito del leader”
Il segretario pronto a dimettersi domenica lasciando i dem a Orfini fino alla fine della fase congressuale Ma accusa: “Non si può fare scissione su tempi”. Emiliano-Rossi-Speranza rispondono con nota congiunta. “È inspiegabile far parte di un partito che si chiama democratico e aver paura della democrazia“. “E’ stato sancita la trasformazione del Partito Democratico nel Partito di Renzi, un partito personale e leaderistico che stravolge l’impianto identitario del Pd e il suo pluralismo”. C’è chi porta avanti le ultime trattative, ma a giudicare dalle parole del segretario Matteo Renzi e dei leader della minoranza del partito – Roberto Speranza, Michele Emiliano, Enrico Rossi – sono rimasti tentativi disperati. Le due anime del Pd si parlano, ma non si ascoltano più. Renzi dice che queste cose non interessano molto ai cittadini, ma intanto accelera fissando l’appuntamento con i sostenitori della sua mozione già al 10 marzo al Lingotto di Torino. Speranza, Emiliano e Rossi dall’altra parte annunciano che si incontreranno a Roma sabato, il giorno prima dell’assemblea che dovrebbe dare via al congresso “con l’obiettivo di costruire un’azione politica comune, per rivolgere un appello a tutti i nostri militanti ed attivisti e per impedire una deriva dagli sviluppi irreparabili”.
GREENPEACE in azione contro il CETA, «Accordo che rischia di minare la DEMOCRAZIA a vantaggio di poche Multinazionali»
Undici attivisti di Greenpeace sono entrati in azione questa mattina nelle acque che circondano il Parlamento Europeo a Strasburgo, dove hanno mantenuto a galla una statua raffigurante la Giustizia per denunciare la pericolosità del CETA, l’accordo di libero scambio tra Canada e Ue per il quale sono chiamati a votare oggi i parlamentari europei. (con video)
La bufala di Corriere, Repubblica, Messaggero: ‘Di Maio difese Marra’: le chat dicono il contrario
È un attacco concentrico quello lanciato dagli articoli – tutti richiamati in prima pagina – del Corriere della Sera, del Messaggero e di Repubblica contro il vice presidente della Camera del Movimento 5 Stelle. Un attacco che si basa fondamentalmente su una falsa notizia. “Penso che nel gabinetto non possa stare”, scriveva alla Raggi il 10 agosto. “Aspettiamo Pignatone. Poi decidete/decidiamo. Non si senta umiliato. E’ servitore dello Stato”. Ma sui giornali va solo l’ultima parte. “E Di Maio scrisse alla sindaca: Marra è un servitore dello Stato“. E poi: “Spunta un caso Di Maio, aiutò Marra a restare“. E ancora: “M5s, le chat che smentiscono Di Maio. Scrisse a Raggi: Marra è uno dei miei“. Sono i titoli dei principali quotidiani del Paese e cioè il Corriere della Sera, del Messaggero e di Repubblica. Tre articoli che riportano più o meno la stessa notizia, tutti richiamati in prima pagina con un titolo molto simile che mettono nel mirino il vice presidente della Camera del Movimento 5 Stelle. Tre ipotetici scoop che però si basano fondamentalmente notizia incompleta, monca, che nel caso di specie ne altera completamente il senso.
Svezia: “femministe” al governo contro Trump, ma con il velo in visita a Teheran
Svezia: “femministe” al governo contro Trump, ma con il velo in visita a Teheran. E’ polemica in Svezia per la scelta del suo ministro del commercio di indossare il velo durante una sua visita in Iran. Il governo ha difeso tale scelta, ma non sono mancate le contestazioni. La settimana scorsa – riferisce la Bbc – il ministro Ann Linde ha guidato una delegazione a Teheran per sottoscrivere degli accordi economici, ed ha indossato il velo.
E' incostituzionale multare chi va con le prostitute
Quei 500 euro di multa presi da un agente della polizia locale di Brescia perché sorpreso a contrattare una prestazione sessuale con una prostituta gli sono sembrati una vera e propria ingiustizia. Era la sera del 24 maggio dello scorso anno, era in auto quando arrivarono gli agenti, il finestrino destro era abbassato, lui era proteso verso la ragazza, borsetta a tracolla, scollatura profonda. Era fermo in auto: 500 euro solo per avere accostato. Quella multa non voleva pagarla e ha fatto ricorso. Assistito dall’avvocato Giambattista Belliti il multato ha chiesto giustizia al giudice di pace. E ha vinto la causa.
Il Pd dice sì al congresso subito. Bersani: "Scissione? Vedremo"
Approvato documento della maggioranza. Orlando, in disaccordo, non vota. Renzi: "Dopo il 4 dicembre le lancette della politica sono tornate indietro". Bersani: "Scissione? Vedremo". Emiliano: "Necessaria mia candidatura a segreteria". Un'assemblea subito (tra sabato e domenica) per dare l'avvio al congresso del Pd. È questa la conclusione a cui è arrivata, in serata, la direzione del Partito democratico, che ha approvato l'ordine del giorno presentato dalla maggioranza. A favore hanno votato in 107, 12 i contrari e 5 gli astenuti. Via libera, quindi, alla linea del segretario, Matteo Renzi.
Dal 2008 l’Italia ha perso un miliardo di fondi e 10mila ricercatori. Appello degli scienziati alla politica: “Servono risorse”
I nostri cervelli nel 2015 hanno conquistato l’ottavo posto nel mondo per numero di pubblicazioni scientifiche su riviste d’eccellenza, davanti a Paesi che investono molto più di noi. Eppure l’Italia investe, secondo l’Ocse, appena l’1,3% del Pil, contro la media Ue del 2%, il 2,8% degli Usa, il 2,9% della Germania e il 4,3% di Israele, in vetta a questa speciale classifica. Pochi, malpagati, ma estremamente produttivi. Sono i ricercatori italiani. Nel 2015 la loro percentuale ogni mille occupati in Italia, secondo l’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), era pari al 4,73%, contro una media europea del 7,4%. Stando alle statistiche della banca dati “SciVal di Scopus”, però, “i ricercatori italiani sono all’ottavo posto nel mondo per numero di pubblicazioni scientifiche su riviste d’eccellenza, davanti a Paesi che investono molto più di noi. La quota di pubblicazioni scientifiche italiane si attesta, nel quadriennio 2011-2014, intorno al 3,5% del totale mondiale, con una crescita del 4% annuo della produzione scientifica nazionale”.
Dalle torture al premio: Kira vince il concorso per il cane dallo sguardo più bello
Occhi profondi e un sorriso dolcissimo a 28 denti. E a quattro zampe. E' il muso più "comunicativo" d'Italia, quello di Kira, una bellissima meticcia sarda che ha vinto il concorso fotografico dedicato agli amici più fidati "Tutto in uno sguardo". Concorso nazionale organizzato da PalaN, artista che ritrae "l'anima" degli animali, a cui hanno partecipato ben 816 cagnolini di tutte le regioni italiane, da nord a sud. Immortalati dai proprietari negli loro atteggiamenti più espressivi. Ad essere premiata è stata la gioia di vivere che la cagnolina di 5 anni porta con sè da quando è stata salvata da atroci maltrattamenti dal suo nuovo padrone Alessio Boi che vive a Gonnesa nel Cagliaritano. E racconta: «Kira era legata con un cavo elettrico e le venivano spente nella pelle le sigarette. Ora fa la pet terapy in una struttura di Cagliari».
Le Pen: "Impossibile stop ai clandestini finché l'Italia è supina alla Ue"
La Le Pen a Mentone per incontrare la polizia di frontiera. E da lì lancia accuse pesanti all'Italia: "Necessario cambiare radicalmente politica". "Finché le autorità italiane saranno supine al diktat dell'Unione Europea sarà impossibile eliminare il problema dell'immigrazione clandestina, l'unico mezzo per regolare il fenomeno è un accordo bilaterale fra Italia e la Francia per intercettare le navi dei migranti, metterle in sicurezza e riportarle indietro". Marine le Pen, leader del Front National, parla di immigrazione clandestina, fuori dalla frontiera franco italiana di Menton, al confine con Ventimiglia. E lì bacchetta l'Italia.
Renzi tra odio e ricatti: così il Pd è ormai morto
Sabato dimissioni in assemblea, poi congresso-lampo. In vista una "coabitazione" forzata con Palazzo Chigi «Avete chiesto il congresso? Lo avrete. E se qualcuno ha paura del confronto lo dica». Alla Direzione del Pd, come prevedibile, passa a larga maggioranza la linea di Matteo Renzi: congresso da avviare subito e da tenere, con le primarie finale, ad aprile. Il segretario sfida i suoi avversari interni che minacciano la scissione: «Si dice o fai il congresso prima delle elezioni o me ne vado. Mi sembra un ricatto morale e sono difficilmente incline a cedere ai ricatti». E non risparmia colpi bassi ai vari D'Alema e Bersani, ricordando a chi critica le politiche industriali e bancarie del suo governo: «Nei decenni precedenti che abbiamo fatto su Telecom, su Ilva, su Banca 121?».
Il sindaco Pd chiude la strada: "Non vogliamo più migranti"
L'ordinanza di protesta del primo cittadino di Vitulano, in provincia di Benevento: "Lo Stato deve rispettare i patti".Ha emesso un'ordinanza di chiusura dell'unica strada di accesso a un agriturismo per impedire l'arrivo di altri migranti. La decisione non è di un leghista, bensì del sindaco democratico di Vitulano, in provincia di Benevento, Raffaele Scarinzi. L'ordinanza è stata eseguita scaricando una massa di terra sull'unica via di accesso alla struttura ricettiva che, secondo le disposizioni della Prefettura, dovrebbe ospitare i richiedenti asilo.
La Rai in perdita taglia i fondi per serie tv, cinema e fiction
Se il Conti di Sanremo va a gonfie vele non si può certo dire la stessa cosa dei conti in cassa a Viale Mazzini. Dal punto di vista economico la Rai sta vivendo un periodo di massima incertezza e di difficoltà. Le spese festivaliere non c’entrano, in quanto la kermesse canora alla fine porta soldi alla tv di Stato (un milione e mezzo di utile a serata). Anche i cachet dei super ospiti sono ripagati con i proventi degli sponsor.
Mose: affidamento da 250 milioni senza gara. Così costruirono le cerniere a rischio corrosione
Nessun appalto: il Consorzio Venezia Nuova affidò i lavori per realizzare il cuore dell’infrastruttura che dovrebbe difendere la laguna direttamente al gruppo Mantovani. Nonostante i richiami della Ue. Lo scandalo delle cerniere del Mose che dovrebbero salvare Venezia dall’acqua alta non è solo il rischio di corrosione – aggravato dall’uso di materiali non idonei – denunciato da una allarmante relazione tecnica depositata al Provveditorato delle opere pubbliche del Veneto. E’ anche un appalto da 250 milioni di euro che all’epoca in cui imperversava il sistema del Consorzio Venezia Nuova, benedetto e diretto dall’ingegner Giovanni Mazzacurati, venne assegnato al gruppo Mantovani senza uno straccio di gara. In nome di una spartizione del denaro pubblico in una terra di nessuno dove le norme della trasparenza e della concorrenza non valevano.