Corte Giustizia Ue: vietare il velo islamico al lavoro si può
La delibera in risposta a due ricorsi da Belgio e Francia. La sentenza: "Una regola interna che proibisca di indossare in modo visibile qualsiasi segno politico, filosofico o religioso non costituisce diretta discriminazione". Le aziende possono vietare ai propri dipendenti di indossare indumenti che siano "segni religiosi" come il velo islamico: lo ha stabilito la Corte di Giustizia Europea, basata a Lussemburgo, che è stata chiamata a decidere su due ricorsi di donne musulmane, uno dal Belgio e uno dalla Francia, relativi alla possibilità di presentarsi al lavoro con il capo coperto in osservanza alla religione musulmana.
In Italia neanche un posto da bidella, ad Harvard lei guida la banca dei cervelli
Sabina Berretta, catanese, dopo la laurea provò a entrare in università come custode. Ma non fu assunta. Poi, a 29 anni, vinse una borsa per il Mit di Boston. E non è più tornata indietro. "Qualcuno dice che il mio laboratorio somiglia a quello di Frankenstein. Naturalmente non è così, ma, certo, abbiamo 3 mila cervelli nei container. Pochi per le esigenze di una ricerca scientifica che ormai conta su strumenti, quelli sì, fantascientifici". Sognava di fare la scienziata in Italia, Sabina Berretta. Ma dopo anni di ricerche non pagate, l'unica via per mantenersi agli studi sembrava un posto da bidella. Fallita anche quella prospettiva, è partita per l'America: e non è più tornata.
Gli americani sapevano già tutto. Su Renzi, ora spunta il dossier segreto
"Molti osservatori nel Nord suggeriscono che una delle più grandi sfide per Renzi saranno le divisioni all'interno del suo stesso partito politico". E' il giudizio premonitore che il consolato di Milano degli Stati Uniti invia al Dipartimento di Stato esattamente tre anni fa: il 20 febbraio 2014, alla vigilia dell'insediamento del nuovo esecutivo guidato dall'ex sindaco di Firenze.
Altro che conguagli impazziti. L'Inps conferma le trattenute
Problemi sull'accredito delle pensioni per migliaia di pensionati. I sindacati hanno lanciato l'allarme su assegni e trattenute. L'Istituto risponde: "Nessuna anomalia, tutto regolare". A lanciare l'allarme sono stati i sindacati Spi Cgil: "Ci risultano da molteplici segnalazioni in tutta Italia conguagli 'impazziti' e non meglio specificati sulle pensioni in pagamento da gennaio. In alcuni casi l'assegno di marzo è stato del tutto azzerato, in altri invece sono state operate erroneamente e impropriamente delle trattenute".
Fedeli contestata alla Sapienza. Tafferugli fra studenti e polizia
Il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli si reca in visita all'università La Sapienza di Roma e subito scatta la contestazione degli studenti. L'arrivo della titolare del Miur è stato segnato da disordini e tafferugli: un corteo di studenti attrezzati con striscioni e fumogeni ha tentato di fare irruzione nella facoltà di Lettere, dove era in corso il convegno "Dopo la riforma: università italiana, università europea?", promosso dall'associazione Treelle.
Voucher: si vota per il referendum il 28 maggio
Approvato in Consiglio dei Ministri il decreto per l’indizione del voto relativo alla «abrogazione di disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti» e alla «abrogazione di disposizioni sul lavoro accessorio». Per i referendum proposti dalla Cgil sui voucher e sugli appalti si voterà il prossimo 28 maggio. Lo ha stabilito il Consiglio dei ministri, che ha approvato il decreto per l’indizione dei referendum popolari relativi alla «abrogazione di disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti» e alla «abrogazione di disposizioni sul lavoro accessorio (voucher)», come rende noto Palazzo Chigi dopo la riunione del Cdm.
La legge sul testamento biologico in Aula. Diritti dei malati e ruolo dei medici: 4 nodi
La morte di dj Fabo ha rilanciato il dibattito sul “fine vita” e ora gli occhi sono puntati sul Parlamento che dovrà occuparsi di sbloccare leggi ferme da anni a causa di veti incrociati e divergenze tra le forze politiche. Il primo testo ad approdare in Aula è quello sul testamento biologico che inizia l’esame a Montecitorio. Non si parla di eutanasia (che in Parlamento è confinata in altre 4 proposte di legge) ma solo di “disposizioni anticipate di trattamento”. Per questo, prima di entrare nel merito del disegno di legge sul biotestamento, è utile distinguere i diversi casi che genericamente vengono accostati al concetto di “fine vita”.
False accuse da un immigrato. Carabinieri assolti dopo 9 anni
Ci sono voluti nove anni per smontare le false accuse di un immigrato che li aveva incolpati di averlo picchiato e insultato a Dolo, in provincia di Venezia. I carabinieri sono stati assolti dalla corte di appello, dopo l'assoluzione anche in primo grado, smontando così le false accuse del nigeriano. I protagonisti di questa vicenda sono due carabinieri della stazione di Dolo, Teodoro Laconca e Carlo Sanna, e Obanor Lucky Orobosa, un quarantenne nigeriano residente a Fiesso.
Renzi fa il garantista di ferro per aiutare il babbo indagato
L'ex premier solidale con la Raggi: «Tutti innocenti sino a condanna». E accusa il M5S: «Parole infami su di noi». «Vorrei mandare un grande abbraccio ad una persona che vive un momento di vera difficoltà, dopo aver saputo di essere indagata». Matteo Renzi fa una pausa, la platea del Lingotto, arroventato per il clima primaverile e per la ressa («tecnicamente, c'è un botto di gente», constata l'ex premier), trattiene il fiato e si interroga: vorrà parlare del babbo Tiziano, del compagno e braccio destro Luca Lotti, del pasticciato caso Consip? Macché: «Vorrei mandare un grande abbraccio di solidarietà a Virginia Raggi, che è stata indagata: perché noi, a differenza di altri, siamo garantisti per tutti e non solo per i nostri».
Politico indagato? Non si deve sapere. A Migliore piacciono avvisi top secret. Poi il sottosegretario attacca Davigo
Il sottosegretario di via Arenula definisce "interessante" la proposta di Stefano Graziano, il consigliere campano che vorrebbe rendere segreti gli avvisi fino all'eventuale rinvio a giudizio. E attacca Davigo: “Quando sento il presidente dell’Anm che dice che gli eccessi della custodia cautelare durante Tangentopoli sono state le troppe scarcerazioni, sento che c’è qualcosa che inizia non funzionare più negli equilibri del potere”. Avvisi di garanzia top secret almeno fino all’eventuale rinvio a giudizio? “Proposta interessante, visto che la spettacolarizzazione della giustizia fa impressione”. Parola di Gennaro Migliore, sottosegretario renziano alla Giustizia.
Renzi: “Il sistema di potere toscano non esiste”. Ecco tutti gli uomini finiti a Roma, via Firenze
Nei mille giorni di governo molti hanno avuto incarichi governativi. Ecco la lista per forza incompleta. Da Bacci a Centrone, da Lovadina a Carrai, cosa facevano e cosa fanno ora gli amici dell’ex premier. Da Bruno Vespa l’ex premier ha, fra l’altro, dichiarato: “Il sistema di potere toscano è solo negli editoriali, non nella realtà”. Questa linea difensiva è fondata sulla speranza che i cittadini non siano informati. Evitando di citare i nomi ormai noti, come Luca Lotti e Maria Elena Boschi, ecco un faro sui meno conosciuti.
Renzi, quello che non avete notato al Lingotto
Ripartire, strada facendo, tutti insieme. Sono i nuovi mantra di Matteo Renzi, che al Lingotto rilancia la propria candidatura a segretario del Pd e guarda (con poca convinzione) a sinistra per scongiurare la fuga di voti verso gli scissionisti. Uno dei simboli del nuovo corso e della tre giorni torinese è un trolley, umile compagno di viaggio per chi è abituato a girare l'Italia in treno per studio o per lavoro. Una modestia lontana dagli sfarzi glamour delle Leopolde fiorentine che però rischia di restare una delle tante trovate ad effetto e un po' superficiali di Renzi.
Altro che tagli alle tasse! Mazzata da 30 miliardi
È già sulla carta l'aumento previsto entro il 2019. Manovra, certo il ritocco sulle accise. Difficile dire sì a Gentiloni e no a nuove tasse, come ha fatto ieri l'ex premier Matteo Renzi nell'intervista alla Stampa. Perché a legislazione invariata, cioè se il governo in carica non modificherà le decisioni prese dai precedessori, le tasse aumenteranno eccome.
La sicurezza e "nuova Lira": ecco il ritorno di Berlusconi
Fisco, «nuova Lira», Sud e povertà: il Cavaliere presenta il programma azzurro. Quando una persona è costretta a difendersi da sola sarebbe assurdo che venisse perseguita per questo». Silvio Berlusconi difende il titolare dell'osteria che due giorni fa ha sparato e ucciso un bandito entrato nel suo locale a Casaletto Lodigiano e ora rischia una pena fino a trent'anni. «La responsabilità di questa morte non è certo di chi si è difeso ma di chi ha aggredito la proprietà di una persona, e poi dello Stato che non ha saputo difenderlo. Da tanto tempo abbiamo presentato un progetto di legge in Parlamento in cui è affermato chiaro il diritto alla difesa» anche se «Forza Italia vuole passare dalla legittima difesa al diritto alla difesa».
"SI PUÒ ANCORA CREDERE A MATTEO RENZI?"
"Tornare a casa. Per ripartire insieme". Il motto renziano del Lingotto suona come una presa in giro. Renzi aveva detto mille volte che se avesse vinto il No al referendum costituzionale sarebbe "tornato a casa". Ora scopriamo che era uno slogan a doppiofondo, che c'era una riserva mentale. Come quelle dei gesuiti del Seicento, che facevano andare in bestia Pascal perché dicevano mezza frase a voce alta, e l'altra mezza (che contraddiceva la prima) sottovoce. E colpisce la strumentalizzazione di un plurale che Renzi non aveva mai usato. Era lui a dover tornare a casa: e ora invece è tempo di ripartire insieme. Il problema è: si può credere a Matteo Renzi?
Il caso Salvini a Napoli, la sala è stata chiusa. Ma ora il prefetto ordina di riaprirla entro le 17 e De Magistris attacca: "Respingo ordinanza"
Dopo il blitz dei centri sociali e un vertice in piazza del Plebiscito, i manifestanti liberano la sala congressi occupata. Il leader della Lega: "Vengo lo stesso, non siamo in dittatura". In serata nota del ministro dell'Interno. Il ministro dell'Interno "ordina" alla prefettura di garantire la convention con Salvini alla Mostra d'Oltremare. Il leader della Lega sarà alle 17 di domani (sabato) nella sala della Fiera occupata oggi in segno di protesta da un centinaio di manifestanti. "Non siamo in dittatura - ha detto Salvini- a Napoli non esiste Stato, comandano i centri sociali. Ma io ci sarò lo stesso, alle 17 alla Mostra d'Oltremare: se non mi faranno parlare dentro, parlerò fuori".
Senato, da 235 giorni salvano Minzolini dalla decadenza. Lui incassa 10mila euro al mese. Dal 2023 anche la pensione
Sono passati 16 mesi da quando è stato condannato definitivamente e sette da quando la Giunta per le immunità ha votato la revoca del suo mandato. Ma l'ok in Aula è continuamente rimandato, soprattutto per tutelare la maggioranza. Nel frattempo il parlamentare in bilico percepisce compensi, diaria e rimborsi. "Mi dimetterò solo dopo il voto, mi serve per andare a Strasburgo". In Italia può succedere che un condannato in via definitiva per peculato, con tanto di interdizione perpetua dai pubblici uffici, riceva 10mila euro al mese perché qualcuno non decide. E’ il caso di Augusto Minzolini, senatore di Forza Italia che dal lontano 12 novembre 2015 vive in un limbo dorato che si nutre dell’inerzia e dei giochini della politica.
Condannato in via definitiva nel 2015, è ancora in senato
Rinvio dopo rinvio sono passati 16 mesi dalla condanna definitiva e dall’interdizione dai pubblici uffici, eppure Minzolini è ancora in Senato, percepisce stipendio, diaria e rimborsi e nel 2024 avrà anche la pensione. Tutti compatti nei rinvii per la salvaguardia della casta, sono in disaccordo solo sui provvedimenti a favore dei cittadini.
Il direttore è indagato: terremoto al Sole 24Ore
La Gdf sta svolgendo una serie di perquisizioni e risultano indagati tra gli altri 9, il direttore Roberto Napolitano. Sviluppi nell’indagine della procura di Milano sul Gruppo 24 Ore. La Guardia di Finanza di Milano sta svolgendo una serie di perquisizioni e risultano indagati per false comunicazioni sociali, tra gli altri, il direttore Roberto Napolitano, l’ex presidente Benito Benedini e l’ex Ad Donatella Treu.
L'Air Force voluto da Renzi costa 76mila euro al giorno
Inaugurato il 2 febbraio 2016, ha volato solo 13 volte. Costa oltre 76mila euro al giorno, ma l'A340-500, meglio conosciuto come «Air Force Renzi», il gigante dei cieli che l'ex presidente del Consiglio volle fortemente e che fu preso da Alitalia in leasing, nell'arco di un anno ha volato solo 13 volte. L'aereo più grande della flotta blu è all'aeroporto di Fiumicino dal 2 febbraio 2016. E finora si sono spesi 1 milione 200mila euro di affitto dell'hangar, soldi che sono andati all'ex compagnia di bandiera, 2 milioni di euro di carburante e 400mila euro di handling, ovvero le operazioni di carico e scarico, controllo tecnico, pulizia e rifornimento del velivolo. Soldi, peraltro, stanziati in bilancio, ma già finiti. Per cui è da chiedersi con quali fondi si procederà per i prossimi voli. A tutti questi costi si vanno ovviamente ad aggiungere quelli del leasing, che in totale ammonta a 168 milioni e 205mila euro, suddivisi in otto anni e per l'assicurazione dell'Airbus.