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Bersani ai renziani: "Fermatevi, prima del voto viene il Paese o non siamo più il PD"
L'ex segretario del Partito democratico in una lettera all'Huffington Post torna a proporre il percorso del congresso da giugno e voto nel 2018: "Viene messa una spada di Damocle sul nostro stesso governo". "Fermatevi". È questo l'appello che l'ex segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, lancia a Matteo Renzi e ai suoi sostenitori in una lettera pubblicata dall'Huffington Post. "Non date seguito alle infauste conclusioni dell'ultima direzione - chiede Bersani -. Prima il Paese, poi il partito, poi le esigenze di ciascuno. Questo criterio, per me e per tanti, e spero per tutti noi, è la base stessa della politica. Se noi non teniamo ferma questa sequenza, non siamo più il Pd", scrive, tentando di evitare una rottura sempre più vicina.
Solo il MoVimento difende la libertà d'espressione in Rete
Laura Boldrini, Giovanni Pitruzzella e, in parte, il Ministro della Giustizia Andrea Orlando lo avevano chiesto con una campagna a mezzo stampa incessante. La loro azione è andata a buon fine: la legge per il bavaglio del web, o censura perché di questo parliamo, ha un nome: ddl Gambaro. (eh sì, la stessa che grazie al web si è accomodata al Senato per poi tradire i suoi elettori).
Dalle “armi di distruzione di massa in Iraq” al “viagra utilizzato dalle truppe di Gheddafi per stuprare le bambine” passando per la totale mistificazione della realtà politica nazionale, sono migliaia i casi di “fake news”, o meglio bufale, dei media tradizionali smascherate dalla rete. Rete che negli ultimi anni ha sostituito di fatto i media tradizionali in quanto a diffusione di informazioni e di analisi critiche. Rete che, proprio per questo, si vuole silenziare. Non potendo più controllare e manipolare l’opinione pubblica come in passato, si tenta di schiacciarla e toglierle gli strumenti del nuovo millennio. Il tutto, stimolato dal Brexit e dalla vittoria di Trump viste come un attentato al dominio dell’establishment, è iniziato negli Stati Uniti e sta proseguendo in Germania, Francia e Italia – tre paesi dove ci saranno elezioni a breve, una coincidenza? No. Negli ultimi mesi vi abbiamo scritto come non sia un caso e come la libertà d’espressione della rete sia in pericolo.
Scissione PD: la vera mucca nel corridoio sono le poltrone
Eccoci qua, davanti all'ennesima possibile scissione nel centro-sinistra. A memoria ne ricordo almeno 5, e pensare che la prima volta che ho votato è stato nel 1995. Non c'era più la Democrazia Cristiana e né il Partito Comunista Italiano. Da allora ne ho, e ne abbiamo, davvero viste parecchie. Ma questa scissione "minacciata" dalla minoranza del Partito Democratico, e capitanata dai candidati al congresso - Speranza, Emiliano e Rossi - e gestita da dietro le quinte da Bersani e D'Alema, è forse la più forte mai avvenuta a mia memoria politica.
Ecco il patto per la scissione nel PD: lunedì può arrivare l’addio a Renzi
Emiliano, Speranza e Rossi lanciano un nuovo movimento: «Renzi non ci ha ascoltati». E aprono a Pisapia e Vendola. La scissione di via Barberini è stata decisa al numero civico 36, nella sede romana della Regione Puglia. Al primo piano, dove c’è l’ufficio di Michele Emiliano. Non c’è ancora un nome, non c’è un logo: è ancora presto. C’è però un patto a tre tra Emiliano, Roberto Speranza ed Enrico Rossi per fondare un movimento dando vita ad una «costituente» a sinistra del Pd. Un movimento, non un partito, in cui non c’è né un leader né un candidato premier che il sistema proporzionale non richiede. È la «costituente di centrosinistra» di cui parla pure D’Alema. Aperta alla società, alle associazioni, a coloro che sono delusi da Renzi e che hanno votato 5 Stelle. «Una separazione consensuale dal Pd e non conflittuale». Dopo le elezioni non è escluso che si possano mettere insieme le forze parlamentari per formare un governo e fermare i populisti.
Milleproroghe: ok del Senato, dilaga la protesta dei tassisti. Che cosa c’è dietro il blocco
La sindaca di Torino Appendino: “Siamo con voi”. L’Aula di P alazzo Madama approva con 153 voti favorevoli il decreto legge Milleproroghe per il quale il governo ha chiesto la fiducia. Il testo ora passa all’esame della Camera. I voti contrari sono stati 99, nessun astenuto. Intanto monta la protesta dei tassisti in tutta Italia, in particolare a Roma, Milano e Torino contro il decreto, che, di fatto, sospende per un altro anno l’efficacia di una serie di norme che dovrebbero regolamentare il servizio degli Ncc e contrastare le pratiche abusive. Una sanatoria che, secondo la categoria, favorirebbe invece servizi alternativi, come Uber o il noleggio senza conducente.
Abruzzo, il governatore PD indagato per corruzione
Blitz in Regione: Luciano D'Alfonso sotto inchiesta per gli appalti nella ricostruzione dopo il sisma de L'Aquila nel 2009. Blitz dei carabinieri nella sede della Regione Abruzzo a L'Aquila: i militari hanno sequestrato diversi documenti sull'appalto per la ricostruzine di palazzo Centi, sede della presidenza prima di essere distrutto dal terremoto del 6 aprile 2009. Nell'inchiesta è indagato per corruzione, turbativa d'asta e abuso d'ufficio anche il governatore Luciano D'Alfonso, secondo cui i carabinieri non avrebbero sequestrato faldoni, ma notificato "atti di proroga di indagini penali che vanno avanti dal novembre 2015 con rinnovi semestrali". "Gli argomenti per i quali sono state individuate ipotesi di reato sono: il cantiere dei lavori di Palazzo Centi a L'Aquila;
Il PD post-scissione? Vale il 27%, i 'separatisti' tra 7 e 10%. Via alla guerra dei sondaggi
Sul tavolo di Renzi l'indagine che lo dà al 27% anche dopo l'eventuale addio di Bersani e D'Alema. Che invece per altri istituti di ricerca varrebbero più del 10%. Se la scissione non si riuscisse a evitare, il Pd renziano reggerebbe l'urto. Sul tavolo del segretario (quasi dimissionario) Matteo Renzi arriva infatti un sondaggio che dà il suo partito senza la sinistra al 27%. Mentre un'ipotetica lista da Bersani-D'Alema a Vendola arriverebbe al 7%. Sebbene ancora del tutto virtuale, si tratta comunque di una prima fotogafia di quanto potrebbe valere un Pd scisso a guida renziana. A scattarla l'istituto di ricerche Emg diretto da Fabrizio Masìa, il sondaggista di Enrico Mentana arruolato lo scorso autunno anche da Palazzo Chigi ("dopo aver vinto una regolare gara", tiene a specificare). Per la precisione, il sondaggio è stato condotto la scorsa settimana su un campione rappresentativo di italiani composto da oltre 2000 persone.
Milano è ancora senza bilancio e a pagare saranno i cittadini. Intanto Sala tace
La città meneghina si trova da mesi in regime di esercizio provvisorio perché il suo bilancio di previsione non è ancora pervenuto. E questo "lassismo" costerà caro ai milanesi, perché un regime contabile provvisorio limita notevolmente i margini di manovra dell'amministrazione locale e le conseguenze saranno tanto numerose quanto nefaste per Milano. Ma nessuno (o quasi) ne parla.
Milano è a rischio commissariamento. E i media tacciono. L'amministrazione meneghina avrebbe dovuto consegnare il bilancio di previsione entro il 15 novembre scorso, ma il documento non è mai pervenuto. Per questo, la capitale lombarda è sottoposta da mesi a un regime di esercizio provvisorio che durerà fino all'approvazione del bilancio. Un impasse che costerà caro ai cittadini milanesi perché durante l'esercizio provvisorio la normale attività dell'ente viene notevolmente ridotta. Il pratica, il Comune ha le mani legate e la sua gestione ottimale è compromessa.
Prete al night club con prostitute: "Peccato? Poi mi confesso"
Il servizio della "Gabbia", La7, mostra le dini notturne di un sacerdote della pianura padana. L'uomo, in abito talare, è stato immortalato mentre entra in due night club dove si apparta con alcune spogliarelliste. Spronato dal giornalista Silvio Schembri, confessa poi le sue gesta sessuali. "E se qualcuno la riconosce?", chiede il reporter. "Li ricatto. Sono tutti fidanzati e sposati quelli che vengono qui", afferma il sacerdote. L'uomo sembra prendere molto alla leggera le implicazioni morali di queste sue abitudini: "Faccio peccato? Poi mi confesso!"
Ligabue tra musica e politica: "Il reddito di cittadinanza del M5S è l'unica proposta di sinistra"
"L'unica proposta di sinistra estrema che ho sentito finora è il reddito di cittadinanza dei Cinque Stelle". Così Luciano Ligabue parla di politica in occasione della partenza del tour di "Made in Italy", il suo ultimo album. Ligabue, come riporta il Corriere della Sera, sebbene condivida la proposta dei pentastellati preferisce tuttavia smarcarsi da qualsiasi etichetta politica. Al cantautore emiliano viene pensarsi di sinistra anche se crede che oggi la parola "comunista" non abbia più senso.
L'urlo dei pompieri di tutta Italia: "Non siamo cittadini di serie B"
Sono arrivati da tutta Italia e continuano a riempire piazza Montecitorio. I vigili del fuoco, i campioni del mondo dimenticati e sottopagati, protestano per chiedere l'adeguamento stipendiale e l'aumento di uomini e mezzi. Chiedono "parità con gli altri corpi" di polizia per quanto riguarda il profilo pensionistico e retributivo "perché denunciano - non siamo cittadini di serie B". Quarantotto anni l'età media di un pompiere, 50 i morti in servizio dal 2000 ad oggi. "Vergogna, vergogna" gridano i duemila in piazza, armati di trombe e fischietti. L'inno nazionale intonato davanti al Parlamento è per i pompieri un grido d'aiuto per invocare tutele e garanzie che permettano loro di continuare a essere eroi in condizioni tali da permettere di fronteggiare turni massacranti e servizi ogni volta a rischio. Urlano a gran voce l'equiparazione agli altri corpi dello stato e non molleranno, giurano, fino a quando non vinceranno questa battaglia
Tassisti in rivolta contro rinvio di norme anti Uber. Auto ferme a Roma e Milano
Servizio fermo a Roma e davanti alla stazione di Milano. Garante degli scioperi chiede informazioni ai prefetti. Tassisti ancora sulle barricate contro un emendamento al decreto Milleproroghe che, è la loro accusa, favorisce servizi di mobilità alternativi come Uber. La norma, approvata mercoledì in commissione Affari costituzionali, rimanda infatti al 31 dicembre il termine entro cui il ministero dei Trasporti deve emanare il provvedimento finalizzato a impedire l’esercizio abusivo del servizio taxi e di noleggio con conducente. La proposta di modifica, a prima firma della senatrice Linda Lanzillotta (Pd), sospende quindi l’efficacia dell’articolo della legge quadro sul Trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea che affronta questo aspetto. Rinviato anche il “divieto di sosta in posteggio di stazionamento su suolo pubblico nei comuni ove sia esercito il servizio di taxi”. In detti comuni i veicoli adibiti a servizio di noleggio con conducente possono sostare, a disposizione dell’utenza, esclusivamente all’interno della rimessa”.
Taormina, a 3 mesi dal G7 cantieri mai partiti. Il sindaco: “Rischiamo figuraccia internazionale”
Per le opere stanziati 15 milioni. Ma i lavori saranno assegnati senza gara per guadagnare tempo. Renzi promise: “Faremo il necessario”. Primo cittadino: “Da 6 mesi chiedo attenzioni, resto ottimista”. Lì dove atterreranno i grandi del mondo per adesso ci sono sterpaglie, calcinacci, qualche rifiuto, di tanto in tanto qualche gregge di pecore. La strada che percorreranno i ministri delle sette nazioni più ricche del pianeta, invece, è strettissima, piena di buche, con erba e terreno che qua e là invadono le carreggiate. Queste le istantanee che arrivano da Taormina, la città in provincia di Messina scelta in pompa magna dall’ex premier Matteo Renzi per ospitare il prossimo G7 del 26 e 27 maggio.
Tasse, occhio alla data per i condomini. Serve una montagna di carte: sono guai
Quando si tratta di adempimenti, il fisco non è mai avaro: più ce ne sono, meglio è. Anche quando l' obiettivo è semplificare. Lo sanno bene gli amministratori di condominio, che in questi giorni, per alleggerire un po' l' incombenza delle dichiarazione dei redditi dei contribuenti, come previsto dal nuovo 730 precompilato, hanno ingaggiato una estenuante corsa contro il tempo per rispettare le scadenze fissate dalla legge. L' operazione di invio dei dati all' Agenzia delle entrate relativi alle spese sostenute nel 2016 per interventi di ristrutturazione e di risparmio energetico effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali si sviluppa, infatti, in più fasi: raccolta dei dati già disponibili; richiesta ai singoli proprietari di quelli mancanti; verifica dell' esattezza delle informazioni; inserimento dei dati nel nuovo software dell' Agenzia delle entrate; trasmissione per via telematica del file. Il tutto, ulteriormente complicato da una serie di difficoltà derivanti dal contenuto del provvedimento dell' Agenzia, incluso l' obbligo di dover indicare l' eventuale situazione di morosità del singolo condomino nonché i dubbi sui dati da inserire in caso di locazione o comodato. Il risultato è che quasi nessuno riuscirà a rispettare il termine del 28 febbraio. Così molti condòmini rischiano non solo di veder sfumare l' agevolazione, ma anche di dover sopportare ulteriori oneri.
Perchè ora Islamici e Comunisti votano Le Pen
Gli immigrati di seconda e terza generazione ed alcuni ex comunisti francesi voteranno per Marine Le Pen. A prima vista sembrerebbe un ossimoro storico, invece tutto si incastra perfettamente con quanto sta avvenendo attorno al sempre più dibattuto fenomeno del “populismo“. Il Front National, del resto, è ormai il primo partito di Francia (sono i sondaggi a consolidare ogni giorno questo dato). Se questo è avvenuto è perché il superamento della dialettica destra/sinistra ha attecchito sul tessuto elettorale del popolo d’oltralpe, facendo sì che fasce sociali tradizionalmente legate all’universo socialista cominciassero a scegliere Marine Le Pen quale portavoce delle loro istanze.
Sequestrata garante minori: "Risposte o vi sgozziamo"
La rivolta dei migranti durante la visita al centro di accoglienza pugliese: operatori e autorità "imprigionati" per un'ora. La Garante Nazionale per l'infanzia, Filomena Albano, è stata sequestrata ieri sera per circa un'ora all'interno di una struttura per migranti minori non accompagnati di Cassano delle Murge, in provincia di Bari. La Albano e altre persone che si trovavano in visita con lei nella struttura sono state liberate solo dall'intervento dei carabinieri. Secondo le testimonianze raccolte dall'Ansa, la Albano, la Garante dei minori per la Puglia, Rosy Paparella, ed altri ospiti si trovavano nella sala riunioni del centro quando alcuni minorenni avrebbero dato vita a una protesta violenta contro le condizioni di vita nel campo.
Da Lehman a Montepaschi: quanto ci costano le banche
"Le prime banche che andranno in crisi le lasceranno colare a picco, senza muovere un dito: lo Stato ha bisogno di far vedere che non ci aiuta. Dirò di più, se posso permettermi: penso che sia nostro interesse che alcune banche chiudano. Daranno la sensazione che il caos è al culmine ma da domani sembrerà un ricordo".
Chissà se domani sembrerà un ricordo anche il nostro Montepaschi e il caos bancario di inizio 2017. Certo suonano anche per noi le parole di Bobbie Lehman all’indomani del giovedì nero del 1929, così come ricreate nella Lehman Trilogy di Stefano Massini (ultima regia di Luca Ronconi, tornata in scena a Roma a fine 2016 e al Piccolo di Milano in questo effervescente inizio d’anno bancario). Andrebbero fatte leggere nelle scuole, in un Paese che sta nazionalizzando la sua banca più antica caduta nella polvere e rischiando la sua stabilità sui conti sofferenti degli istituti di credito;
Tutta la verità sullo stadio della Roma e il MoVimento 5 Stelle
Noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo un vizio che non vogliamo perdere per alcuna ragione: dire le cose come stanno, con chiarezza e senza sotterfugi. Sullo stadio di Tor di Valle questa amministrazione non ha alcun accordo con la società. Stiamo lavorando, alacremente e con grande serietà, attraverso una delicata trattativa – tutt'ora in corso – con gli attori in campo. E, in ossequio agli impegni presi, manteniamo il massimo riserbo su questa trattativa proprio per evitare speculazioni esterne: immaginate quali siano gli interessi che si muovo attorno a quest’opera.
Quello che forse non tutti sanno – perché i giornali dimenticano sistematicamente di ricordarlo – è che il progetto dello stadio a Tor di Valle lo ereditiamo dal sindaco Marino e dalla maggioranza Pd che, nel loro stile, hanno pensato più agli interessi particolari che a quelli generali, cioè di tutti i cittadini romani. Così, al nostro insediamento, ci siamo trovati con un progetto con una eccedenza di edificazione SOLAMENTE del 70 per cento in più rispetto a quanto previsto dal piano regolatore generale.
Roma e M5s: è giallo sulla terza polizza intestata da Romeo alla Raggi
Un nuovo contratto poche ore dopo l'avviso di garanzia alla sindaca e poi quella cassaforte ripulita dopo l'arresto di Marra. E' giallo sulla terza polizza che ex capo della segreteria Salvatore Romeo ha intestato a Virginia Raggi: le assicurazioni sulla vita accese "a sua insaputa" non sono più due ma tre. E la terza, di 8 mila euro, è stata stipulata da Romeo il 26 gennaio scorso, 48 ore dopo la notifica dell'avviso a comparire alla Raggi.
Napoli, inchiesta sui candidati a loro insaputa: indagato ex assessore Pd e compagno di Valeria Valente
Tra le persone indagate dalla procura partenopea c'è anche Gennaro Mola, fidanzato dell'aspirante sindaco sconfitta al primo turno. A una domanda del pm Stefania Buda su chi gli avesse allungato il plico coi nomi dei 9 candidati "fantasma", inseriti a loro insaputa nella civica Napoli Vale, il consigliere Madonna ha risposto indicando l'ex assessore di una giunta Iervolino. L’iscrizione di Gennaro Mola, il compagno della candidata sindaco Pd Valeria Valente, nel registro degli indagati della Listopoli di Napoli era attesa, prevista, annunciata. Si è concretizza in tarda mattinata, quando i finanzieri della polizia giudiziaria hanno notificato l’avviso di garanzia presso il suo avvocato difensore, Bruno Von Arx. Mola verrà sentito in procura martedì 21 febbraio. Non più come testimone, ma come indagato.
PD: Emiliano: “È una frattura ormai insanabile”
“È inspiegabile far parte di un partito che si chiama democratico e aver paura della democrazia“. “E’ stata sancita la trasformazione del Pd nel Partito di Renzi, un partito personale e leaderistico che stravolge l’impianto identitario del Pd e il suo pluralismo”. C’è chi porta avanti le ultime trattative, ma a giudicare dalle parole del segretario Matteo Renzi e dei leader della minoranza – Roberto Speranza, Michele Emiliano, Enrico Rossi – sono tentativi disperati. Il presidente della Puglia parla di frattura divenuta insanabile. “Saremo presenti domenica all’assemblea del Partito democratico, ma tra noi e Renzi c’è una frattura che sta diventando insanabile”. Ad attaccare il segretario dem è il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che in Direzione aveva annunciato la sua volontà di candidarsi al Congresso. “Scissione inevitabile? C’è una divaricazione enorme di contenuti politici.
PD: la lite tra Orlando e Boschi sulla segreteria
L'uomo del momento, nel Pd, è lui. No, non Renzi, che sembra più l'uomo del passato, anche se si ricandiderà segretario al prossimo congresso. Ma Andrea Orlando, Guardasigilli in carica e da molti nel partito considerato come l'unico in grado di scongiurare la scissione. L'uomo, insomma, che sarebbe in grado, candidandosi e divenendo segretario, di tenere insieme le varie anime del Pd.
...... un faccia a faccia l'ha avuto anche con Maria Elena Boschi, che il quotidiano di sinistra definisce "la sentinella di Renzi a palazzo Chigi". Alla quale avrebbe tentato di spiegare le ragioni della sua scelta di correre per la segreteria: "Dobbiamo evitare la scissione, se va via mezzo partito il Pd che senso ha?". Maria Elena, però, l'avrebbe presa tutt'altro che bene e sarebbe uscita assai irritata dall'incontro col ministro della Giustizia.
Mani pulite: il 17 febbraio del 1992 l'arresto di Mario Chiesa diede il via al crollo della Prima Repubblica. E cambiò la storia d'Italia?
Il 17 febbraio del 1992 l'arresto di Mario Chiesa diede il via alla stagione che travolse la Prima Repubblica e cambiò la storia d'Italia. Ma a distanza di un quarto di secolo bisogna riconoscere che il Paese non ha saputo farne tesoro e il problema della corruzione è anche più forte. In due anni la storia d'Italia è cambiata: sono scomparsi partiti antichi, leader politici e capitani d'industria hanno lasciato la scena per sempre. Un'intera classe dirigente è finita sotto accusa: ben 4520 persone sono state indagate nel solo filone milanese di Mani Pulite. Il processo a Sergio Cusani trasmesso in diretta televisiva ha visto passare sul banco degli imputati ex premier ed ex ministri: nella stessa giornata Bettino Craxi e Arnaldo Forlani risposero alle domande di Antonio Di Pietro.